Lo yogurt, per legge, deve contenere latte e batteri lattici vivi delle specie Streptococcus thermophilus e Lactobacillus bulgaricus. Alle volte sono aggiunti anche altri batteri probiotici, come ad esempio il Bifidobacterium, in grado di colonizzare l’intestino e da lì svolgere diverse funzioni benefiche per la salute di tutto il corpo. Sono prodotti validi, sempre che gli ingredienti siano solo latte (intero, scremato o parzialmente scremato) e fermenti, e che siano indicati chiaramente in etichetta.
Perché yogurt dolci?
Lo zucchero serve per arrotondare il gusto, a volte acidulo. Ma questa lieve acidità varia molto a seconda dei prodotti, quindi meglio degustarne vari fino a trovare quello che si preferisce, tralasciando zuccheri aggiunti, presenti soprattutto nello yogurt alla frutta, magari insieme ad altri additivi, che nel complesso riducono i tempi di sopravvivenza dei batteri benefici. Ne consegue che il prodotto al naturale non dolcificato è la scelta migliore.
Intero o scremato?
Se la salute lo consente, meglio lo yogurt intero. In un buon prodotto bio o biodinamico, di alta qualità o da latte fieno, si trovano grassi “buoni” (omega 3), vitamine A e D; perché rinunciarvi per qualche grammo di grasso in più? Lo yogurt intero è anche più saziante, tanto più se è compatto (piuttosto che liquido, come quello da bere).
I mix di cereali
L’idea dei cereali è sana per antonomasia. Ben vengano avena, riso, quinoa & C, soprattutto se integrali; da assumere invece con cautela la crusca di grano che, isolata dal chicco, può risultare irritante per l’intestino. Il peggio, però, sono gli zuccheri che accompagnano i cereali e che si presentano ripetutamente in etichetta con nomi diversi (in una confezione, lo zucchero compare ben 8 volte sotto varie diciture): zucchero bianco, di canna o d’uva; sciroppi; destrosio; malto; miele. Gli ultimi due sono validi dolcificanti, ma non bisogna comunque esagerare. Verifichiamo in etichetta che gli zuccheri non superino i 10-12 g/100 g, con una piccola deroga solo se rappresentati da uvetta, composta di frutta e succo di frutta.
Un po’ di fibre
Le fibre non possono abbondare, visto che nella vaschetta c’è più o meno un cucchiaio di cereali e/o semi oleosi e frutta secca (il mix si aggira infatti sui 12-20 g). Quanto agli additivi, tra gelificanti e addensanti l’elenco è lungo: carruba, amido di mais, pectina, carragenina, gomme. Anche le farine sono spesso usate a scopo addensante.
Senza lattosio?
Se si è proprio intolleranti a questo zucchero è preferibile scegliere lo yogurt delattosato. Ma è bene sapere che la fermentazione riduce già notevolmente il contenuto di lattosio, rendendo lo yogurt “tollerabile” quasi da tutti. Se, invece, siete allergici alle proteine del latte, allora è meglio proprio non consumare questo prodotto.
Consigli per scegliere e gustare al meglio
Prima cosa la scelta. Poche ma precise regole. Etichette corte, pochi zuccheri e magari yogurt da latte fieno o di alta qualità, preferibilmente bio; poi, pochi o niente addensanti e zero sale: ebbene sì, si trova anche quello! Possiamo fare a meno benissimo dei correttori di acidità e del conservante sorbato di potassio, entrambi assenti nel biologico. E per variare un po’ la miscela basta una piccola aggiunta. Ecco qualche idea.
- Una mela o un agrume, oppure una vaschetta di frutta fresca di stagione. Così aumentano le vitamine presenti.
- Spezie. La cannella è stimolante (anche delle difese immunitarie), digestiva e ipoglicemica. Ideale per iniziare la mattina! • Una manciata di fiocchi di soia tostati, per aumentare la quota di proteine.
- Uno-due cucchiaini di semi di canapa decorticati per fare il pieno di acidi grassi omega 3.
- Se gli zuccheri non sono troppi, si possono unire mezza banana o un dattero.