Aneto e zenzero


Insieme, le due piante compongono l’inizio e la fine di un alfabeto aromatico. Le belle foglie di aneto sprigionano una delicata ma persistente fragranza dolciastra, poco usuale nella nostra cucina. Lo zenzero è invece una delle spezie orientali più apprezzate anche da noi, estremamente versatile, impreziosisce piatti sia salati che dolci

5 ricette con aneto e zenzero: Zuppa di cetrioli all'aneto con sandwich al salmone - Insalata di bulgur con ortaggi, erbe e oliveSpaghetti di soia con tofu e verdure saltate - Vellutata carote e zenzero - Melone allo zenzero con yogurt speziato e mandorle

In apparenza simile al finocchio, l’aneto rivela una propria e spiccata personalità aromatica molto apprezzata nelle regioni del nord Europa, dove sono note le sue proprietà digestive e antisettiche. Conosciuto e utilizzato già in epoca egizia, nell’antica Grecia era tenuto in grande considerazione. Nonostante sia conosciuto in molte regioni, l’aneto non è molto presente nella gastronomia italiana, forse a causa dell’egemonia del finocchio e del finocchietto selvatico, che potrebbe spesso sostituire con risultati più equilibrati e armoniosi.

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5 cose da sapere sull’aneto

Sapore: nelle foglie si percepiscono i sentori di prezzemolo, anice e finocchio. I semi, dal gusto più intenso, ricordano vagamente il cumino.
Abbinamento: le foglie si utilizzano per profumare il pane, i pesci come il salmone, il pesce azzurro e gamberi, le salse a base di latticini, i formaggi, le verdure estive e le patate.
Utilizzo: le foglie vengono lasciate intere nel caso di marinature e preparazioni di pesce; in alternativa si sfogliano e si tritano poco prima dell’uso.
Consumo: i semi sopportano bene la cottura e rientrano spesso in minestre o conserve. Le delicate foglie sono invece da aggiungere a fine preparazione, con alcune eccezioni negli alimenti a base di farina.
Conservazione: le foglie conservano l’aroma sia attraverso la congelazione che l’essiccatura; fresche si mantengono in frigo per 5-6 giorni.

Spezia forte e anticamente radicata nella cultura culinaria asiatica, lo zenzero ha avuto grande fortuna anche in Europa. Passando dai Greci ai Romani, è giunto fino alle regioni del nord dove si è guadagnato una meritata e grande fama. Immeritatamente trascurato in passato dalla cucina italiana, ha riacquistato oggi un ruolo di primo piano grazie alle notevoli qualità rinfrescanti.

5 cose da sapere sullo zenzero

Sapore: fresco, persistente e unico, lo zenzero racchiude in sé diversi aromi, una leggera vena piccante e più spiccati sentori di limone.
Abbinamento: è una spezia molto utilizzata nella pasticceria e nel pane, in creme e ripieni di ogni tipo, nelle salse di verdura, nei piatti di pesce. Viene inoltre esaltato dalla presenza di aglio, peperoncino, arancio, prezzemolo e cioccolato.
Utilizzo: quando possibile, è meglio usare la radice fresca: si sbuccia con un pelapatate e si grattugia o si trita finemente la polpa. Per un gusto più sfumato, si può tagliare a fette ed eliminare a fine cottura.
Consumo: l’aroma di zenzero è molto forte e va dosato a seconda del gusto personale. Nelle cotture brevi si introduce direttamente nei soffritti, in quelle più lunghe a metà cottura.
Conservazione: la radice fresca ha una notevole resistenza e si conserva in frigorifero, dentro dei sacchetti di carta, e può durare per un mese; grattugiata si può anche congelare e tenerla pronta per l’uso.

Ecco alcune deliziose proposte.





Aneto e zenzero - Ultima modifica: 2016-05-24T00:00:00+02:00 da Redazione

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