Sto partecipando a un bel progetto che a tempo debito quando arrivato al suo naturale termine illustrerò ancora meglio nei dettagli, si tratta di un percorso incentrato sul ruolo del cibo rispetto al cambiamento in positivo del personale approccio all’alimentazione.
Un tema vasto e importante che sono convinto ha riguardato o riguarderà in futuro tutti, a volte in modo parziale, altre volte con più frequenza in modo forte e determinante spalancando scenari di benessere difficilmente immaginabili prima.
Tutto questo ha come base fondamentale la cucina e visto che stavo scrivendo un capitolo apposito sul suo ruolo riporto alcune riflessioni che mi sono rimaste piacevolmente attaccate, un po’ come quando si degusta qualcosa di buono e il suo sapore lo si porta dietro per ore!
Intanto possiamo partire dalla constatazione che il cibo rimane un potente catalizzatore di reazioni chimiche e fisiche che avvengono nell’organismo.
Dobbiamo immaginare uno scenario dove migliaia di molecole contenute negli alimenti arrivano a interagire fra loro come in un formicaio migliaia di piccoli esseri si fanno forza gli uni con gli altri per arrivare a raggiungere un unico obbiettivo comune.
Come l’esempio del formicaio fa capire bene la loro efficacia positiva finale dipende da fattori esterni che nel caso di questi animali spesso non dipendono da loro.
Al contrario invece ognuno di noi se vuole può essere in grado di controllare buona parte dei fattori esterni che condizionano il tipo di alimentazione seguita e quindi la qualità finale del proprio modo di cucinare e preparare alimenti e cibi portati in casa.
A cominciare dalla scelta delle materie prime più buone e possibilmente di stagione, non trascurate come spesso avviene questo aspetto, ci sono ricerche moderne che rivelano come l’efficacia preventiva e terapeutica degli alimenti è nettamente superiore quando consumati nel periodo stagionale corrispondente.
Senza parlare della forza organolettica che cibo raccolto da poco tempo conserva rispetto a cibo raccolto magari da mesi, coltivato in serre artificiali e arrivato sul mercato dopo lunghi viaggi in condizioni innaturali.
Degli altri aspetti paralleli ve ne parlerò prossimamente, ma intanto sarebbe bello se partisse una riflessione su questo primo elemento di considerazione!!!
Ricordandovi che nel sito di Cucina Naturale esiste una bella sezione con i prodotti di stagione divisi per mesi di cui vedete in foto alcuni particolari relativi al mese di ottobre!