Preferite prima la buona o la cattiva notizia? Anche se poi non è così cattiva in realtà. Anzi può risultare utile per quelle persone che praticano attività fisica con l’obiettivo principale di perdere peso e che, magari, non sono tanto soddisfatte del risultato. In effetti un lavoro pubblicato su Current biology ha scoperto che il dispendio energetico dovuto all’attività fisica è inferiore di circa un quarto rispetto a quanto atteso.
Avete presente quelle tabelle dove è scritto, per fare un esempio, che se si corre per una decina di minuti si bruciano all’incirca 100 calorie? E quindi che se si corre 20 minuti si raddoppiano le calorie bruciate e così via? Ebbene, secondo gli autori della ricerca in questione, probabilmente questi calcoli andranno aggiornati. Ciò perché quando si fa sport - e quindi si chiede all’organismo di bruciare più calorie del solito - si verifica un fenomeno di “compensazione” energetica. In altre parole, non tutta l'energia spesa per l'attività si traduce in un equivalente dispendio calorico. Per noi umani, la compensazione energetica in media è del 28%: cioè solo il 72% delle calorie extra da attività fisica verranno effettivamente bruciate (sembra che il nostro organismo riesca a ridurre il dispendio calorico da sport perché nello stesso tempo “mette a riposo” alcune attività biologiche che coinvolgono altre parti del corpo).
Gli autori della ricerca, provenienti da varie università (Canada, Usa, Gran Bretagna) per arrivare a queste conclusioni hanno analizzato il più grande set di dati provenienti da quasi 1800 persone adulte, delle quali sono stati esaminati, ad esempio, i dispendi energetici di base (BEE, Basal Energy Expenditure) ossia l'energia necessaria per svolgere le funzioni metaboliche fondamentali, messi a confronto con le spese energetiche totale (TEE Total Energy Expenditure) composte dai costi energetici non solo del metabolismo basale ma anche dell'energia spesa per digerire e trasformare il cibo (termogenesi indotta dalla dieta), e dell'energia spesa durante l’attività fisica.
Dall’analisi dei risultati, si è visto che come sempre esiste una certa variabilità tra i diversi individui: non tutti “compensano” nello stesso modo. Tuttavia, i ricercatori hanno notato che chi è in sovrappeso – e quindi ha un eccesso di massa adiposa – tende a compensare di più rispetto a chi è normopeso: in altre parole brucia meno calorie. Secondo i risultati della ricerca, gli oversize tendevano a compensare il 50% o più delle calorie che consumavano durante l’attività sportiva. È importante sottolineare che lo studio non ha preso in considerazione l'assunzione di cibo da parte delle persone, ossia le entrate, ma solo le uscite energetiche. E quindi non ci sono informazioni se il modo di alimentarsi possa avere influenzato i risultati.
E la buona notizia?
È che comunque fare un'attività fisica regolare allunga la vita, previene tanti disturbi del metabolismo ed è fondamentale anche per chi brucia poco come le persone sovrappeso. Chi aveva una compensazione del 50% mentre fa post, bruciava comunque più calorie rispetto alle giornate sedentarie.
Insomma, se magari per restare in forma, dopo la corsetta o la palestra si riesce ad adottare anche un’alimentazione sana ed equilibrata, ancora meglio…