Tenetene conto. Non sempre quando utilizzate la cannella, e vi pare che il suo sapore sia troppo invadente, state “davvero” usando questa spezia che più di tutte caratterizza il periodo delle feste natalizie. In effetti la “vera” cannella si ricava dalla corteccia di un albero originario del Sud-est asiatico, il Cinnamomum zeylanicum, più pregiata e che non andrebbe confusa con la simile cassia (Cinnamomum cassia) venduta come cannella ma che si può distinguere dalla prima grazie al suo colore marrone scuro e a un aroma più forte (appunto), meno elegante e leggermente amarognolo. Insomma, la prossima volta che la acquistate, se volete la spezia “originale” controllate che sia marronce chiaro e con la corteccia sottile.
Secondo Plinio il Vecchio, il valore della cannella era pari a quello dell’argento a causa delle sue tante qualità, che ora sappiamo dovute alla ricchezza di polifenoli, preziose sostanze antiossidanti. Per assicurarsi l'effetto protettivo e antinfiammatorio (ma sono tante le virtù salutari attribuite a questa spezia) aggiungetela nei piatti salati e nei dolci: aiuterà anche a limitare la quantità di zucchero.
Un dessert leggero e sano (per una persona)
Carpaccio di arancia alla cannella
Pelate al vivo un’arancia grande e tagliatela a fettine abbastanza sottili, stendendole in un piatto. Ricavate il succo di mezza arancia e mescolatelo a un cucchiaino scarso di acqua di fiori di arancio, quindi irrorate le fettine. Completate con una spolverata di zucchero di canna macinato e mescolato a una presa di cannella. Coprite e mettere a insaporire in frigorifero per un’oretta. Servite il carpaccio con qualche scaglia di mandorla leggermente tostata.