Mangiare fuori
Cene d’estate: 5 facili strategie salvapeso

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Niente di punitivo: le vacanza sono sacre. Però, se si mangia molto spesso fuori, seguire qualche accorgimento come quelli che vi suggeriamo può risultare utile sia per evitare di appesantirsi che per non piangere lacrime di coccodrillo una volta tornati a casa. Perché è sempre meglio prevenire che (dover) dimagrire…

Siete tra i fortunati che durante le vacanze non deve più cucinare ma è “obbligato” a cenare sempre fuori casa oppure nel ristorante dell’albergo, pensione o villaggio che sia? Benissimo, staccarsi dalla routine domestica certamente è rigenerante, ancora di più per chi cucina tutti i santi giorni dell’anno. Tuttavia, specie per le donne che hanno un dispendio energetico notevolmente più basso degli uomini (in media 800-1000 calorie in meno al giorno) avere come regola quella di mangiare pasti cucinati da altri alla lunga può avere ripercussioni sul peso. E allora? Premesso che le vacanze vanno godute, avere qualche piccola cautela al momento di ordinare il menu serale, come quelle che vi proponiamo, può risultare utile per non avere una brutta sorpresa poi dalla bilancia di casa.

1.Leggendo il menu

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O, meglio ancora, prima della lettura: anche scegliersi il posto dove sedersi è strategico. Perché è assodato anche dalla ricerca: le persone che ci siedono accanto influenzano il nostro pasto, che sarà diverso se accanto abbiamo un’amica attenta alla linea o una persona frugale oppure un buongustaio che ordina i piatti più ricchi e continua a riempire i calici dei vicini.

Qual è la prima cosa che si dovrebbe decidere quando si legge il menu? Se vogliamo ordinare il dessert oppure no. E in caso positivo evitiamo di chiedere il primo piatto in modo di bilanciare un po’ gli zuccheri nel pasto (ossia sostituendo quelli del primo con quelli del dolce) costruendo il nostro menu con un antipasto di verdure, un secondo e un dessert. Se invece il dolce non ci interessa, il primo può diventare un’opzione ma, in questo caso, visto che in genere sono pietanze sostanziose, meglio saltare l’antipasto a favore del secondo oppure il contrario e ordinare un antipasto, un primo e della frutta per finire. Ovviamente la scelta dipende da quello che troviamo elencato nel menu del ristorante. Ma se invece siete in pizzeria, qui potete leggere i consigli su come fa convivere in armonia pizza e bilancia.

2.Non per tutti i giorni

Quali le proposte che è meglio non ordinare od ordinare solo occasionalmente? Ovviamente tutte quelle pietanze ricche dei cosiddetti grassi nascosti, che ci sono ma non si vedono. Ossia i primi piatti molto conditi, come i risotti mantecati con burro e abbondante formaggio, oppure le paste con salse alla panna o ai formaggi, o ancora i pesti: fantastici ma che abbondano d’olio, di frutta a guscio e di formaggi: non proprio light, insomma. Idem per i secondi: evitare quelli ricchi di salse e con cotture prolungate irrorate da tanti condimenti. E poi ovviamente le fritture. E anche alcuni classici piatti estivi freddi spesso sono immersi in salse grasse come la maionese.

3.Qualità & Semplicità

In estrema sintesi, quali tipi di ricette preferire? Quelle che hanno gli ingredienti a vista, come nella cucina giapponese per fare un esempio. Dove semmai siamo noi ad aggiungere i condimenti, come nel caso di quelli cotti alla griglia o al vapore. Insomma, per quanto possibile bisognerebbe orientarsi sempre verso quelle ricette che esaltano le materie prime attraverso cotture sapienti e leggere. In altre parole, piatti dove gli ingredienti siano il più possibile riconoscibili a vista, crudi oppure cotti in modo leggero. Per questo, sarebbe importante prevenire e scegliere già da prima il ristorante dove queste proposte si trovano nel menu.

4.Meglio bere o mangiare?

Ritorniamo al discorso dell’amico o amica gourmand che certamente si intende di vino e che certamente ci farà bere più di quanto vorremmo. Ma attenzione - come già detto tante volte e lasciando da parte altre considerazioni sull’effetto tossico dell’alcol - un calice di vino in termini di calorie equivale a 30 g di pane. Di conseguenza, è abbastanza inutile stare attenti e magari saltare la pasta se poi ci beviamo 5-6 calici di vino. A parità di calorie, allora, è molto meglio gustarsi un saziante primo piatto e bere acqua, o al massimo centellinarsi un calice durante la cena. Stesso discorso vale per le bibite gassate e zuccherate: si ingeriscono calorie vuote che non saziano e non nutrono.

5.Dulcis o non dulcis?

Che fare se nonostante le buone intenzioni tutti a tavola ordinano il dessert mettendoci un po’ in crisi? In effetti è antipatico recitare il ruolo di quelli che stanno attenti alle calorie durante i momenti conviviali, meglio tenerselo per sé. In questo caso si possono seguire tre mini strategie. Ossia, dichiarare che si è super sazi e ordinare un caffè o una bevanda calda che verranno serviti insieme ai dessert degli altri commensali. Oppure chiedere una macedonia o una coppetta di frutti di bosco, insomma frutta. O infine, domandare se qualcuno ha voglia di dividere con noi il dolce: in genere c’è sempre qualcuno che accetta ben volentieri e che, proprio come noi, proprio non vorrebbe ingrassare in vacanza.

Cene d’estate: 5 facili strategie salvapeso - Ultima modifica: 2023-08-09T08:05:07+02:00 da Barbara Asprea

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