La felce di Boston è una delle felci più comuni per l’appartamento. Si può utilizzare come pianta singola, in vasi e panieri appesi: è decorativa grazie alle sue belle foglie ornamentali, ma è anche una pianta antismog in quanto assorbe anidride carbonica e altre sostanze nocive, rilasciando ossigeno puro nell'ambiente.
Com’è fatta la felce di Boston
Si tratta di una felce sempreverde originaria di un’ampia area compresa fra il Messico e il Brasile costiero. Le fronde della Felce di Boston sono il suo tratto distintivo: crescenti a partire dal centro della pianta, le foglie sono lunghe e arcuate, con piccoli opzioni che si sviluppano ai lati. La disposizione delle foglie crea una forma arrotondata e simmetrica, aggiungendo un tocco di eleganza al suo aspetto complessivo. La varietà ‘Bostoniensis’ ha foglie più larghe della specie tipica e crescita più rapida; la ‘Todeoides’ ha foglie finemente divise.
Come coltivarla
Va collocata in ambiente luminoso, ma senza sole diretto, e umido: l’ideale è la stanza da bagno. In estate può essere trasferita all’aperto, all’ombra, ma ai primi freddi deve tornare in appartamento, a 20-24 °C: non tollera temperature inferiori ai 10 °C.
È una pianta amante dell’umidità. Il terriccio non deve mai asciugarsi: innaffiare generosamente, con acqua a temperatura ambiente, possibilmente decalcificata. Spruzzare spesso il fogliame per rendere l’atmosfera più umida. Dalla primavera all’autunno fornire una piccola quantità di concime liquido per piante verdi ogni 3 settimane. Rinvasare quando si è sviluppata troppo per il contenitore che la ospita, trasferendola in un vaso leggermente più grande con un piccolo drenaggio sul fondo.
Si pianta in marzo-aprile in vasi con substrato leggero: l’ideale è un miscuglio di torba (3 parti), terriccio (2 parti) e sabbia di fiume (1 parte).
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