L'editoriale del direttore
CAMMINARE
Ovvero l'epiteto che risuonava come eco nella casa del mio bisnonno, che ho avuto il piacere di frequentare fino ai 9 anni di età. Ottuagenario, battutista, somelier di zabaioni homemade, tenace sostenitore di acqua limone e miele come rimedio per la maggior parte di malanni del pianeta: un avo leggendario. Povero di famiglia, aveva conquistato la mia facoltosa bisnonna perché riusciva a farla ridere, come Roger Rabbit con Jessica Rabbit, stessa storia d'amore ma con scialle di lana al posto del vestito rosso pailettes.
Arrivato a una veneranda età, quando era circondato da bambini urlanti, mocciosi e fastidiosi (tipo me), non lanciava ciabatte né improperi, semplicemente guardava gli gnomi che infestavano il suo salotto e pronunciava l'ordine "CAMMINARE", che in brianzolo antico significa: SPARITE.
Camminare, che vi fate le ossa forti.
Ed era vero. Sì. era anche vero che ci stava mandando al diavolo, ma con una verità scientifica intrinseca tutto è valido.
L'esercizio fisico, anche solo il camminare, rinforza le ossa più di un integratore di vitamina D, e mettere i piedi nudi sul terreno fa scaricare a terra tutta una serie di disordini interni, oltre che rinvigorire la circolazione sanguigna e l'equilibrio. In questo numero parliamo di osteoporosi, di fitoncidi che respiriamo quando siamo vicini agli alberi (pag 23), e poi di terreno: cuciniamo le radici e le foglie verdi, ricche di vitamina K (k significa koagulation; questa vitamina interviene nei processi di coagulazione del sangue impedendo che il calcio si accumuli nei tessuti molli come le arterie e si fissi invece correttamente nei tessuti duri come ossa e denti).
Non dobbiamo tornare indietro troppi decenni per ricordarci di quando le persone camminavano, invece di prendere mezzi per percorrere un centinaio di metri. Si mandavano i figli a scuola a piedi, si passeggiava per fare la spesa, poche famiglie avevano più di un'auto. Se i nostri bisnonni fossero qui a vederci contare i passi con l'apple watch, probabilmente riderebbero fino alle lacrime. L'essere umano ha camminato molte ore al giorno per migliaia di anni, non sarà che perdere questa consuetudine porta problematiche a tutto il corpo?
Chiara Fumagalli
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