Una delle patologie della mucosa del cavo orale più conosciuta e diffusa è sicuramente l’afta. In termini scientifici l’afta è un’ulcera cioè una perdita di epitelio (tessuto) del cavo orale. Le ulcere si possono formare a seguito di traumi ma più spesso la causa è legata a disordini immunologici non ancora ben identificati. Esempio della prima categoria sono le morsicature involontarie o le lesioni derivanti dall’apparecchio che sfrega la mucosa durante la terapia ortodontica. Il secondo gruppo di afte si presenta per alterazioni immunologiche ancora non ben chiarite causate da diversi fattori scatenanti: in questo caso si parla di SAR (Stomatite Aftosa Ricorrente). In questa grande categoria rientrano le ulcere più comuni la cui incidenza nella popolazione oscilla fra il 20 e il 60% in base alla casistica di pazienti studiati: statisticamente si presentano infatti più di frequente nella popolazione di livello socio-economico più elevato. Chi è soggetto a questa patologia sa che periodicamente si ripresenta, a volte con un paio di episodi l’anno poiché, non conoscendone la causa, risulta difficile evitarne l’insorgenza.
Fattori scatenanti della stomatite aftosa ricorrente
DISORDINI IMMUNOLOGICI
In soggetti predisposti è stata scoperta la presenza di autoanticorpi che colpiscono la mucosa della bocca. L’antigene che causa il processo può essere endogeno, cioè provenire dalla persona stessa, o esogeno, cioè arrivare dall’esterno causando una reazione iperimmune. I meccanismi esatti di questo processo non sono ancora stati ben chiariti.
CARENZE NUTRIZIONALI
In alcuni soggetti la compensazione di deficit di vitamine del gruppo B (in particolare B12 e B9 cioè acido folico), Ferro e Zinco, possono migliorare il quadro clinico delle lesioni. È bene perciò sempre informare il proprio medico e fare un prelievo ematico per verificare eventuali carenze e correggerle.
INTOLLERANZE ALIMENTARI
Componenti del glutine, cioccolato e frutta secca sono spesso correlati all’insorgenza delle afte, perciò è bene porre attenzione a cosa si è mangiato prima della comparsa dell’afta per cercare di evitare o limitare l’alimento responsabile in futuro.
ALTRI FATTORI
Stress, alterazioni ormonali e infezioni da batteri o virus possono innescare la reazione che porta alla formazione delle ulcere.
Classificazione clinica
In letteratura la stomatite aftosa è distinta in tre varianti: Minor, Major ed Erpetiforme. Tutte e tre le forme hanno in comune le cause sopraccitate e la caratteristica di essere ricorrenti nel tempo nonché di avere spesso sintomi simili che precedono la comparsa dell’afta, quali formicolio e bruciore. Ciò che distingue le tre forme è principalmente il numero, la forma e la grandezza delle lesioni. Nella forma Minor, la più frequente, l’afta è solitamente di forma ovale, singola e con una grandezza inferiore a 0,5 cm. Nella forma Major le ulcere sono più numerose, di forma irregolare e di diametro superiore a 0,5 cm. Nella forma Erpetiforme le ulcere sono molte e piccole.
Cosa possiamo fare?
Ad oggi non esistono farmaci per prevenire l’insorgenza delle afte (l’uso di cortisonici è riservato a casi gravi). Quando si presentano queste lesioni è bene mantenere sempre una corretta igiene orale, poi osservare e correlare eventuali allergie alimentari, situazioni stressanti, sbalzi ormonali. Possono aiutare terapie palliative per lenire il dolore: tra quelle più comuni troviamo i colluttori, i cerotti e i preparati a base di acido jaluronico, aloe vera e tea tree. Meglio inoltre evitare cibi piccanti, acidi e molto caldi e prediligere alimenti morbidi e freschi per non irritare ulteriormente la mucosa.
Carenze di micronutrienti
Spesso nei pazienti affetti da Celiachia e Morbo di Crohn, entrambe malattie che provocano malassorbimento intestinale, possono presentarsi ulcere orali ricorrenti. In questo caso è bene verificare i valori di Ferro, Vitamina B12 e Acido folico poiché se integrati possono migliorare il quadro clinico delle ulcere.
Una spia di malattie più importanti
Tra le malattie che si presentano con ulcere orali possiamo ricordare, oltre ai già citati morbo di Crohn e celiachia, anche il lupus eritematoso, la sindrome di Bechet e diverse infiammazioni fungine. Purtroppo anche malattie più gravi possono presentarsi inizialmente come una banale ulcera perciò è necessario, se il problema non rientra dopo pochi giorni, far riferimento al proprio medico.
Rimedi naturali
Ecco alcuni dei rimedi casalinghi più efficaci per lenire il fastidio e velocizzare la guarigione delle afte.
- Impacchi realizzati con una pasta ottenuta da acqua e bicarbonato, che con la sua alcalinità compensa l’ambiente acido legato all’infiammazione.
- Sciacqui con un infuso alla camomilla o salvia o calendula o piantaggine che possiedono effetti lenitivi e rigeneranti grazie ai flavonoidi contenuti.
- Macerato glicerinato di Platanus Orientalis: 50 gocce in mezzo bicchiere d’acqua da usare come collutorio.
- Propoli: ricca di polifenoli con elevato potere rigenerativo e protettivo, può essere applicata direttamente sulle afte.
- Miele crudo (non pastorizzato) favorisce la guarigione della mucosa oltre ad avere proprietà antinfimmatorie.
- Olio essenziale di Tea tree o Laurus nobilis (alloro): un paio di gocce su un cotton fioc da applicare in bocca.
- Crab Apple (fiore di Bach): sciacqui con 8 gocce diluite in un po’ di acqua.
Di Manuela Romanò, odontoiatra.