Riprendo il discorso iniziato nel post di ieri sul menu per pasqua e comincio a pubblicare la prima ricetta partendo dall'ordine di servizio dei piatti.
Quindi abbiamo una stuzzicante, aromatica e colorata insalata che in maniera eccezionale richiede dei tempi di preparazione lunghi per consentire la cottura delle ottime cipolle che accompagnano le verdure a crudo.
Un esigenza di gusto, equilibrio aromatico e effetto scenografico che come vedete dalla foto vale senz'altro la pena di assecondare.
L'ingrediente più interessante e utile in questa fase stagionale e senza dubbio il tarassaco che porta con se una forte azione depurativa e disintossicante, se vi piace il suo tipico sapore amarognolo vi consiglio di usarne il doppio diminuendo di pari passo il lattughino.
Un'altra accortezza, visto il consumo a crudo in insalata, è scegliere foglie piccole e tenere, quelle grandi le potete scottare in poca acqua e usare in tutte le ricette in cui abitualmente sono indicati gli spinaci, il sapore ne guadagnerà molto, al limite potete fare metà dose di tarassaco e metà di spinaci, erbette o bietoline.
Il tarassaco lo trovate facilmente in tutti i campi in primavera, è la pianta che produce il tipico e bello fiore giallo intenso, ma voi raccoglietela prima che si sviluppi il fiore in modo da avere foglie tenere in ogni caso.
Assicuratevi solo di non raccogliere piante cresciute in campi posti vicino a strade trafficate.
Le arance, invece, sono alla fine del loro ciclo stagionale, ma ancora per un po' di giorni si trovano le varietà tardive, un motivo per approfittarne prima di dover aspettare nuovamente l'autunno prossimo.
Se l'insalata vi ha incuriosito e volete subito avere un altrettanto buona e valida alternativa andate qui, e una bella idea potrebbe essere quella di proporle entrambe in un duplice assaggio.
Ma adesso eccovi la ricetta del menu.
Insalata aperitiva con misticanza, cipolle al forno e salsina all'arancia
Ingredienti per 4 persone:
- 6 cipolle bianche medio piccole,
- 4 foglie di alloro,
- 12 funghi champignon,
- 150 g di lattughino,
- 100 g di rucola,
- 50 g di tarassaco,
- 3 arance,
- 1 cucchiaio di malto di riso,
- buon aceto,
- pepe,
- olio extravergine d'oliva,
- sale
Preparazione
- Lavare le cipolle, metterle intere senza sbucciarle in una piccola pirofila in terracotta, versare un bicchiere di acqua mescolato con un cucchiaio di olio e le foglie di alloro spezzettate.
- Cuocere nel forno caldo a 140 gradi per circa 1 ora bagnando ogni tanto le cipolle con il fondo di cottura, una volta pronte raffreddarle, sbucciarle, dividerle in 3-4 spicchi e semplicemente sfogliarle con delicatezza.
- Pulire con cura i funghi champignon e tagliarli a fette, sfogliare, lavare e asciugare il lattughino, il tarassaco e la rucola.
- Lavare e asciugare le arance, spremere il succo di una e metterlo in una ciotola con il malto, una macinata di pepe, un pizzico di sale, poco aceto e 3 cucchiai abbondanti di olio, mescolare a lungo fino a formare una profumata salsina.
- Dividere a metà e tagliare in mezzi spicchi le altre 2 arance, stendere le insalate sul fondo di 4 grandi piatti e circondarle con le fette di funghi alternate ai mezzi spicchi di arance, disporre nel centro delle insalate le cipolle sfogliate formando una composizione a fiore.
- Decorare a piacere, condire con la salsina agrodolce e servire subito.
Mi piace, rucola e tarassaco li raccolgo freschissimi dal mio giardino la devo provare, non posso esimermi 🙂
psssssssssss: al punto 4 ti è scappato il miele.
Ciao Nadir, grazie per l’attenzione, le tue osservazioni sono preziose, per forza di cose mi capita di fare qualche piccolo errore e non sempre me ne accorgo in tempo. Correggo subito.
Appena provi l’insalata dimmi cosa ne pensi.
A presto
Giuseppe
Ottima ricetta. Molto estiva e colorata. La proverò sicuramente.
Sara
Grazie, dimmi le tue impressioni quando la provi.
Giuseppe
Capita anche a me, e so che tu non te la prendi se te lo segnalo, se ti serve un revisore di bozze potrei anche pensare di farlo come lavoro 😉
ciao e buona serata
No figurati non me la prendo per niente, anzi, è solo un cortese aiuto che mi viene dato e così andrebbe sempre interpretato, anche per tornare alla propria origine di normali persone e non semi Dei come spesso identificano chi fa un lavoro come il mio. Sul lavoro di revisore ci penserò!!!
A presto
Giuseppe