Ieri vi parlavo di Ortinparco, passeggiando per bancarelle, prati, orti e composizioni artistiche mi sono soffermato su un bel tappeto di erba cipollina con i fiori ancora da sbocciare.
La foto è emozionante per chi ama quest'erba aromatica, una specie di magia che da un bel sapore di cipolla cruda ai cibi senza essere cipolla con tutta la sua invadenza a crudo, piacevole in alcuni contesti, molto meno in altri.
Comunque un'ottima erba che si abbina con moltissimi ortaggi primaverili e estivi, in primis il pomodoro ma in questo periodo sa valorizzare come non mai il gustoso asparago.
In molte mie ricette ho sfruttato proprio queste sue prerogative quando ho trattato l'asparago come protagonista principale del piatto.
Tra i tanti esempi vi riporto questa ricetta, equilibrata come non mai in aroma, nutrienti, bassa presenza di grassi e nulla di colesterolo, assenza di glutine e di prodotti di origine animale.
L'unica pecca è un probabile indice glicemico non proprio basso, ma neanche troppo alto e facilmente compensabile da tutti gli altri vantaggi.
Eccovi la ricetta.
Asparagi, patate e mandorle con salsa di tofu all'erba cipollina
Ingredienti per 4 persone:
- 20 asparagi verdi,
- 20 asparagi bianchi,
- 4 patate novelle medie,
- 60 g di mandorle sgusciate e pelate,
- 1 cucchiaio di erba cipollina tritata,
- 125 g di tofu, latte di soia,
- pepe rosa,
- olio extravergine d'oliva,
- sale
Preparazione
- Mondare le due qualità di asparagi dalla parte finale dura, lavarli con cura, lessarli un tipo per volta in acqua bollente solo per alcuni minuti, la punta dovrà rimanere croccante e soda, per verificare usare un piccolo stuzzicadenti.
- Una volta cotti stendere i due tipi di asparagi in un vassoio e intiepidirli, tagliate i primi 8 cm della punta e tagliare il resto dei gambi in rondelle spesse 1 cm circa.
- Pelare le patate, lavarle e tagliarle a cubetti della grandezza simile alle rondelle di asparagi, stendere le due verdure in un cestello per la cottura a vapore e usando l'acqua di bollitura iniziale degli asparagi cuocerli per 10 minuti circa fino a renderli teneri, trasferirli in un piatto e lasciarli intiepidire.
- In un pentolino dal fondo spesso tostare a calore basso le mandorle per 4-5 minuti rigirandole spesso, raffreddarle e tritarle grossolanamente, condire la macedonia di patate e asparagi con le mandorle, un pizzico di sale e 1 cucchiaio abbondante di olio mescolando delicatamente.
- Preparare l'erba cipollina, tagliare in piccoli dadini il tofu e metterlo in un frullatore, unire una macinata di pepe rosa, un pizzico di sale, 3 cucchiai di olio, l'erba cipollina, frullare a media velocità versando il latte necessario a ottenere una fluida cremina.
- Mettere in una grande ciotola di vetro la macedonia di verdure alle mandorle, ricoprirla con la salsina di tofu, disporre tutto intorno in verticale le punte di asparagi appoggiandole ai bordi e alternando i colori, servire subito con pane a scelta.
Ciao Giuseppe, proprio oggi ho trapiantato due cespi di questa profumata erba, adoro i suoi fiori, sono bellissimi. Purtroppo come per la cipolla, spesso mi resta difficile da digerire se la mangio cruda, ma secondo me dipende dall’abbinamento.
Questo tuo mi piace, spero di riuscire a provarlo.
Buonanotte 🙂
Ciao Nadir, ben tornata qui, credo che sia un po’ soggettiva la sua digeribilità, nel mio caso non mi disturba più di tanto. Penso però che con gli asparagi l’effetto dovrebbe teoricamente essere meno forte e invadente, almeno lo spero vivamente visto l’intenzione di provarla. Sto cercando di pensare come potresti ovviare, ma per ora non mi viene in mente nulla, in caso mi si illumini la “lampadina” ti faccio sapere.
Buona notte a te.
Come per la tv, anche il pc a volte lo lascio spento, soprattutto quando sono in vacanza, staccare dal mondo ogni tanto è salutare, ma è bello tornare a trovare gli amici 🙂
Questo per me è un po’ più complicato essendo un mezzo di lavoro, ma ammetto che spesso il computer ha gli stessi difetti della tv, ti porta in una non realtà e cerca di convincerti che sia quella la dimensione reale. Il brutto è che in diversi cascano nel tranello e vivono una non vita fatta di tante virtualità inconsistenti. Dalla nostra da umani per fortuna abbiamo ancora quella grande sentinella che sono i sentimenti, sperando che non virtualizzino anche quelli.