In un comunicato stampa, il presidente della Cia Giuseppe Politi commenta i dati Istat sul Prodotto interno lordo nel primo trimestre 2013
A dispetto di tutti i problemi, il settore primario è l’unico comparto produttivo che riesce ancora a garantire produttività e occupazione, a dirlo è stato il presidente della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori), Giuseppe Politi, commentando i dati Istat sul Prodotto interno lordo nel primo trimestre 2013.
“Il Pil italiano cala – si legge in un comunicato stampa che riporta il commento di Politi - per il settimo trimestre consecutivo, affossato non più solo dal crollo della domanda interna ma anche dalla discesa dell’export, che non registrava riduzioni dal lontano 2009. L’unica nota positiva, in un quadro recessivo sia per l’industria che per servizi e costruzioni, arriva dall’agricoltura: il valore aggiunto del settore primario, infatti, cresce sia a livello congiunturale (+4,7 per cento) che tendenziale (+0,1 per cento). Questo vuol dire che, nonostante tutti i problemi che condizionano il comparto, dai costi produttivi record ai danni del maltempo sulle campagne, l’agricoltura riesce a svolgere una funzione “anticiclica” e a garantire, in assoluta controtendenza rispetto all’andamento generale, produttività e occupazione”. Altri elementi che mostrano la vitalità del settore primario sono il fatto che l’agroalimentare è l’unico segmento che continua a incrementare le vendite sui mercati stranieri e che l’agricoltura riesce ad aprire nuovi sbocchi d’impresa anche per le categorie più deboli, come le giovani donne del Mezzogiorno, dove la disoccupazione sfiora il 50 per cento.
“Per tutti questi motivi – ha concluso Politi - ora chiediamo alla politica di investire sul serio sull’agricoltura, dopo averla lasciata nell’angolo per anni, perché può rappresentare davvero un volano per la ripresa dell’economia”.