L'invito a pronunciarsi è stato lanciato dalla Coalizione per un Friuli Venezia Giulia OGM-Free per fermare il tentativo di un gruppo di agricoltori di introdurre forfosamente le colture OGM
In Friuli Venezia Giulia è in atto da tre anni, da parte di un gruppo di agricoltori, un tentativo forzoso di introduzione delle colture OGM. Questo senza il minimo rispetto per i diritti dei cittadini e per le produzioni agricole altrui. Ciò è inaccettabile per molteplici ragioni. Innanzitutto gli OGM richiedono una coltura altamente intensiva anche in termini di fertilizzanti, pesticidi e diserbanti specifici, come e più dell’agricoltura industriale non-OGM, introducendo inoltre un circolo vizioso di dipendenza commerciale dalle multinazionali che ne detengono i brevetti. Inoltre impediscono definitivamente ogni ipotesi di un’alternativa agricola e mettono a repentaglio le alternative già esistenti come le produzioni biologiche e tipiche. Quello che oggi è invece indispensabile è partire dalla considerazione che la terra, il cibo, i semi e la biodiversità sono beni comuni prima che merci, necessari alla sopravvivenza, alla salute degli umani e dell'ecosistema, e alla riproduzione della vita. Mentre i profitti di pochi e le speculazioni del mercato non possono essere i principi cardine che determinano natura e scopi dell'agricoltura.
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