Sono imprenditori agricoli del mantovano che hanno firmato un appello inviato alla Regione Lombardia
La "Petizione pro mais transgenico Mon 810" è stata firmata da oltre 600 imprenditori agricoli del mantovano (associati alla Confagricoltura) e inviata alla Regione Lombardia. Ne ha dato notizia nei giorni scorsi il quotidiano la Repubblica. "Entro la fine del mese - dice Matteo Lasagna, presidente della Confagri di Mantova pensiamo di arrivare a 1.000 firme. Non raccolte con i banchetti ai mercati, ma soltanto fra i rappresentanti legali delle aziende. Qui a Mantova il nostro peso è forte: i nostri soci lavorano il 50% della Sau, Superficie agricola utilizzabile, della provincia".
La frattura, nel mondo contadino, continua il quotidiano, è nettissima. "In questo modo - dicono Ettore Prandini, presidente regionale della Coldiretti e Mauro Fiamozzi, direttore della sede provinciale - semplicemente si uccide la nostra agricoltura. L'agroalimentare, la cucina, i monumenti e la nostra storia sono i soli beni che non possono essere delocalizzati. Sono la nostra vera ricchezza. Buttarli al vento sarebbe assurdo. Soprattutto nel momento in cui, con l'Expo 2015, il cibo italiano sarà in una vetrina visibile in tutto il mondo".