Le erbe e i rimedi naturali più indicati per combattere i comuni disturbi digestivi: dall’alitosi alla gastrite
Prima digestio fit in ore, ovvero “la digestione comincia dalla bocca”: già nell’antichità si era compreso il ruolo importante che la “porta d’ingresso” rivestiva per una buona digestione. È qui, infatti, che i cibi vengono masticati e resi più accessibili agli enzimi e dove avvengono i primi processi digestivi. La bocca, però, può essere sede di infezioni e proprio per la sua struttura ricca di mucose e di interstizi tra i denti, va protetta da fermentazioni e infiammazioni.
Salvia e menta per l’alito
La pianta per igiene orale che usavano gli antichi è quella che si usa tuttora: la salvia. Si assume sotto forma di infuso con 5 grammi di foglie per un quarto di litro di acqua bollente. Dopo averla filtrata, si fanno gargarismi prolungati dopo i pasti. È possibile anche bere l’infuso poiché gli oli essenziali della salvia sono dei forti tonici e stimolanti dell’apparato gastrointestinale, facilitano la digestione, fortificano l’organismo e sono anche antispasmodici, cioè rilassano le pareti muscolari di esofago e stomaco. Anche l’alito cattivo, o alitosi, è un disturbo da trattare con piante ricche di oli essenziali i quali, oltre al profumo, hanno spiccate proprietà farmacologiche. Ad esempio, gli oli sono disinfettanti, facilitano la digestione perché aumentano le secrezioni ghiandolari, sono antispasmodici e riducono la formazione di gas intestinale, spesso sono calmanti. Per l’alitosi fatevi preparare in farmacia una composizione con: 2 grammi totali di oli essenziali di menta piperita, cannella e anice, 3 grammi totali di limone e salvia, 1 grammo di chiodi di garofano. Su un cucchiaino di zucchero fate cadere tre gocce di questa miscela che succhierete da 2 a 4 volte durante il giorno, oppure potete versare tre gocce in mezzo bicchiere di acqua ben calda da bere dopo i pasti. In generale, per le infezioni orali è consigliabile farsi preparare questa composizione omeopatica: tintura madre di propolis, echinacea, plantago in parti uguali; 30 gocce della miscela in poca acqua per fare gargarismi e poi bere, almeno tre volte al giorno (stando attenti alle dosi poiché gli oli presi per bocca sono molto potenti e possono essere anche pericolosi).
Tisane antiacidità e antiaria
Un altro disturbo molto comune è l’acidità di stomaco: in questo caso una tisana è davvero un rimedio ideale per facilitare la digestione e combattere il fastidio. La miscela che vi consiglio è composta da foglie di basilico, fiori di camomilla, frutti di finocchio, erba di assenzio, radici di liquirizia. Mescolate queste erbe in parti uguali: versate un cucchiaio da tavola raso della miscela in una tazza di acqua bollente; dopo un periodo di infusione di 15 minuti, filtrate e bevete una tazza dopo i due pasti ed, eventualmente, anche durante il pomeriggio. Anche l’aerofagia è piuttosto frequente. Se è causata solo da un’insufficiente quantità di fermenti digestivi per scarsa produzione endogena, vi sono in commercio eccellenti preparati a base di polvere papaya e di ananas. Un efficace rimedio naturale è ancora una volta la tisana, se composta in questo modo: basilico foglie, assenzio romano foglie, coriandolo frutti, salvia foglie, liquirizia radici, tutti in parti uguali. Versate sull’equivalente di una tazza di acqua bollente un bel cucchiaio da tavola della miscela, lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e bevete subito dopo i pasti. Le cause dell’aerofagia possono però coinvolgere il sistema nervoso: in tal caso bisogna utilizzare le foglie di alloro e le sommità di melissa. Queste due piante nelle foglie contengono sostanze attive dotate di azione calmante e antispasmodica che aiutano a sedare la parte muscolare dell’apparato gastrico e tonificarlo. Come regola si bevono in infuso dopo i pasti, ma anche durante il pomeriggio.