A lanciarlo è la coalizione 'liberi da OGM' che è intervenuta presso il TAR del Lazio per evitare l'apertura alle semine di mais MON810
“Un ricorso al TAR del Lazio rischia di annullare il decreto interministeriale del luglio 2013 che vieta in Italia la semina di Ogm”. Così esordisce un comunicato stampa dell’Aiab (Associazione Italiana per l’agricoltura biologica) che spiega: per fermare questa minaccia, otto associazioni appartenenti alla Task Force per un’Italia Libera da Ogm hanno presentato al Tar del Lazio un atto d’intervento a sostegno del Governo e dei tre Ministeri competenti contro il ricorso presentato da un agricoltore friulano. Il rischio di semine OGM nella prossima primavera – avverte la Task Force - deve essere affrontato con la massima urgenza perché potrebbe compromettere l’intero comparto agricolo italiano. Se il TAR dovesse, infatti, accogliere il ricorso, già dai giorni successivi potrebbero essere effettuate semine incontrollate di mais Mon810 in diverse regioni d’Italia. Un colpo durissimo per il nostro Paese. La coltivazione di OGM, infatti, può avere ricadute molto pesanti per le produzioni agricole e alimentari italiane basate sull’identità e il legame con il territorio d’origine, vanificando tutte le azioni portate avanti finora per tutelare il nostro Made in Italy e compromettendo l’intera filiera del biologico, perché dove si semina OGM la certificazione per la produzione biologica rischia di decadere a causa dei livelli di contaminazione genetica che si determinano.