In vacanza è più facile seguire una dieta sana, mangiare meno e saziarsi anche con cibi poco calorici. Proprio quello che ci vuole per attuare un buon programma depurativo contro la cellulite
Rassodare i tessuti, rendere liscia, uniforme e trasparente la pelle, perdere qualche chilo di troppo e sciogliere gli odiosi cuscinetti di cellulite. Chi non mette un simile progetto nella valigia delle vacanze? E solitamente per attuare questo programma si accetta anche l’idea di fare dei sacrifici, compreso quello di una dieta ferrea. Ma non è necessario: approfittare della libertà, del tempo libero e del relax per migliorare la salute e l’aspetto estetico del proprio corpo non comporta necessariamente di rendere ascetiche le ferie. Di solito su come rimediare alla cellulite si comincia a pensare in primavera per arrivare in spiaggia già in linea. Ma le vacanze sono l’occasione migliore per impostare un programma di vita “igienica” che ridurrà di molto questo inestetismo, cominciando dall’alimentazione. La stagione ci è favorevole per diversi motivi: il clima caldo fa desiderare meno i cibi calorici, molto grassi e molto dolci, mentre aumenta il nostro desiderio di acqua, frutta e verdura, ed è facile trovare sul mercato una grande scelta di vegetali freschi. Ecco, dunque, alcuni consigli che potranno aiutarvi a ritrovare una linea smagliante.
Di primo un gran crudo misto
La prima regola da seguire è bere in quantità. In questo modo viene garantita un’ottimale idratazione di pelle e tessuti e viene facilitata l’eliminazione delle scorie. Bisogna però evitare la ritenzione idrica, per cui le bevande molto salate o molto dolci sono controindicate. L’ideale è l’acqua, meglio se non gassata e non eccessivamente fredda. Oppure potete prepararvi bevande dal gusto fresco e dall’effetto depurativo aggiungendo all’acqua qualche goccia di succo di limone o di pompelmo oppure uno o due cucchiai di yogurt al naturale. Ricordatevi di bere prevalentemente fuori pasto: l’introduzione di molti liquidi in concomitanza con il pasto può rallentare e rendere difficoltosa la digestione. La seconda regola è: mangiate verdure a volontà. È la stagione delle insalate. Per la scelta degli ingredienti c’è da sbizzarrirsi, perché in questo momento c’è davvero di tutto. Ogni pasto dovrebbe iniziare (perché all’inizio del pasto dà un contributo particolarmente prezioso) con un piatto abbondante di verdure crude miste, composte da almeno un tipo di radice (per esempio carote o rapanelli), un tipo di foglia o gambo (lattuga, sedano a costa…), un tipo di frutto (cetriolo, pomodoro…). In questo modo vi assicurerete un apporto equilibrato e a “vasto raggio” di nutrienti. I colori festosi e variopinti di questi piatti sono invitanti, e questo fatto ne favorisce la digestione. Inoltre i colori diversi sono indicatori della presenza di differenti sali minerali e vitamine: ad esempio il giallo-arancione segnala il contenuto di betacarotene, precursore della vitamina A, il rosso la ricchezza di vitamina C e così via. Un misto colorato è dunque garanzia di un pieno di diverse vitamine. Specie quando fa caldo, un pasto della giornata potrebbe tranquillamente consistere solo in un’abbondante portata di “gran crudo misto”. Se comunque non volete far torto alle verdure cotte, preparatele in un modo saporito senza tuttavia eccedere con il sale o il grasso. Lessare le verdure in molta acqua le priva di sapore (oltre che di nutrienti) e quindi induce all’aggiunta di quantità eccessive di sale. Le fritture possono rendere gli ortaggi pesanti e troppo calorici. Provate piuttosto con le cotture a forno o alla griglia e fate largo uso di erbe aromatiche. È il momento anche per le “minestre crude”, dal sapore fresco intenso, tipo gazpacho e tzaziki, che tra l’altro sono velocissime da preparare.
Pasteggiare con la frutta
Matura, succulenta, di stagione e biologica. Stiamo parlando di un altro cardine della dieta estiva, adattissimo per un programma anticellulite: la frutta. Da sola o in macedonia va sempre bene. L’unica avvertenza è di non zuccherarla per abitudine: se proprio ogni tanto volete dolcificarla, optate per un cucchiaino di miele e un cucchiaio di vino, che possono fare altrettanto se non meglio dello zucchero bianco. Se vi piacciono i succhi, ricordate che questi possono svolgere ottime funzioni disintossicanti a patto di essere correttamente usati. Dovrebbero essere “puri”, cioè senza aggiunta di zucchero, e non dovrebbe trattarsi di “ricostituiti”, cioè disidratati e poi reidratati. Prepararli al momento è un’ottima idea: basta una centrifuga o, per i frutti più acquosi come fragole e angurie, anche un semplice frullatore. Ricordate però che i succhi sono un vero e proprio pasto, per giunta molto concentrato. Quindi sorbiteli lentamente, o meglio ancora diluiteli con acqua.
Proteine? Scegliete il pesce
Un altro alimento che potrà esservi utile per allestire un pasto fresco e leggero è il pesce azzurro, che in questa stagione sarà particolarmente gradito nelle sue versioni fredde e/o crude. Pensate alle saporite alici al prezzemolo, o alle nordiche aringhe, oppure provate con del merluzzo marinato con succo di limone e condito con un trito di pomodoro e cipolla. Anche la trota cotta ai ferri e poi servita fredda con una marinata di erbe aromatiche è gradevolissima. Il pesce di mare, tra l’altro, ha il vantaggio di contenere iodio, una sostanza che stimola il metabolismo, utile in caso di cellulite.
Dieta anticellulite
Un’efficace dieta anticellulite deve essere:
• Disintossicante. Le cause della cellulite sono molte, diverse da persona a persona e ancora non del tutto chiarite, ma è certo che il disturbo si accompagna a uno stato di squilibrio e intossicazione dell’organismo.
• Ricca di carboidrati. Non è necessario limitare i cereali, i farinacei, gli amidi come consigliano molte diete dimagranti, anzi sono richiesti per ricostruire le riserve di glicogeno del fegato, organo spesso un po’ sofferente nelle persone affette da cellulite. E che il fegato funzioni bene serve, perché è lui che mobilizza gli accumuli di grasso diffusi nel corpo e li brucia.
• Povera di proteine. La diminuzione dell’apporto proteico è indispensabile per la disintossicazione, in particolare è utile la riduzione della carne in quanto impegna a lungo la digestione, produce scorie, acidifica il sangue, affatica i reni ed eccita il sistema nervoso.
• Povera di grassi. L’assunzione di pochi lipidi consente al fegato e all’apparato biliare di riposarsi e permette la normalizzazione dei livelli di colesterolo e trigliceridi. Preferire i grassi vegetali ed eliminare quelli animali.
• Povera di sodio. Consumare troppo sale, tra gli altri problemi, provoca ritenzione idrica, una delle principali componenti della cellulite.
• Ricca di potassio. Il potassio bilancia il sodio favorendo l’equilibrio dei liquidi corporei, stimola la diuresi e aiuta la scomparsa degli edemi. Tutta la frutta e la verdura sono ricche di potassio.
• Ricca di vitamine. Le vitamine servono per “riparare” i tessuti alterati dal processo cellulitico, in particolare la A, la C, la E, reperibili ancora una volta nei vegetali.
• Ricca di fibre. La stitichezza è da evitare: provoca riassorbimento di scorie tossiche dalle pareti dell’intestino e rallenta la circolazione verso gli arti favorendo stasi ed edemi che predispongono alla cellulite. Quindi ancora vegetali e cereali integrali.
• Stimolante sul metabolismo. Cibi marini, come il pesce e le alghe, possono essere utili in quanto ricchi di iodio, un minerale che aiuta il corpo a mantenersi su di giri. Anche il sale iodato serve allo scopo.
• Idratante. Bere molto e mangiare molta frutta e verdura aiuta a eliminare sodio, tossine, scorie. Due litri di liquidi al giorno (compresi quelli contenuti nei vegetali) sono la quantità raccomandata.
• Non ipocalorica. Ci sono persone cellulitiche grasse e persone cellulitiche magre. Cellulite e adipe sono due fenomeni diversi e distinti. Pertanto una dieta ipocalorica non riduce la cellulite, anzi provocando il dimagrimento potrebbe evidenziarla maggiormente. Ciò non toglie che chi è in sovrappeso possa attuare una dieta disintossicante e insieme ipocalorica.