Un’intervista al Direttore generale del Centro agroalimentare di Roma che sta consolidando il suo ruolo di piattaforma del biologico per il centro e sud Italia
Fabio Massimo Pallottini, classe 1959, laurea in giurisprudenza, esperto in sviluppo territoriale, è dal 1997 direttore generale del Car, il centro agroalimentare di Roma. Condivide con il presidente Walter Giammaria la gestione di un polo di 140 ettari con più di 400 aziende con un giro d'affari di 2 miliardi e un fatturato di 17 milioni. Anche qui si punta sul bio: a breve sarà avviato "Viviromano", un polo multifunzionale da 8 mila metri quadrati con una capacità di lavorazione di 5.000 tonnellate di prodotto ed un fatturato da 9 milioni. Il Car – spiega Pallottini in un’intervista a roma.repubblica.it - sta consolidando il suo ruolo di piattaforma del biologico per il centro e sud Italia, svolgendo un ruolo strategico per il settore perché è in grado di semplificare e ottimizzare tutti i passaggi della filiera logistica e distributiva in un'unica struttura. Se qualcosa manca al settore "bio" infatti, si tratta della distribuzione e della logistica adeguate. Sono attività svolte ancora in forme poco organizzate e non ottimizzate. Anche per questo il biologico è più costoso"