Detto anche burro o crema di sesamo, il tahin è molto popolare nei paesi arabi, dal Maghreb all’Iraq, in Armenia, a Cipro, in Israele, Turchia, Iran e Grecia. Strano a dirsi ma il tahin è conosciuto in Occidente fin dagli anni ’40 dello scorso secolo per via dell’immigrazione dal Mediterraneo orientale nelle grandi città americane. Divenne presto famoso come alimento salutistico grazie al lavoro del giapponese Yukikazu Sakurazawa (noto con lo pseudonimo di George Ohsawa), padre della macrobiotica, che lo annoverava tra i grassi più sani da utilizzare in cucina. Ha la consistenza di un paté ed è presente in numerose ricette tradizionali come l’hummus, la nota crema di ceci tipica delle tavole arabe e tanto apprezzata anche da noi.
Carta d’identità
Che cos’è: il tahin è un alimento derivato dai semi di sesamo bianco. Questi vengono tostati con delicatezza per evitare che inaspriscano (ma esiste anche preparato con semi non tostati). Di seguito sono triturati e lavorati fino a formare un fluido consistente. Ha un sapore che ricorda le noci, con un aroma caratteristico e gradevole.
Le virtù nutrizionali: preziosa fonte di calcio e di vitamine E e del gruppo B, il tahin contiene anche due sostanze, la sesamina e la sesamolina, in grado di abbassare il tasso di colesterolo nel sangue aiutando così a prevenire le malattie dell’apparato cardiocircolatorio. Un effetto potenziato dalla notevole presenza di acidi grassi omega 3 e omega 6. Il tahin è pur sempre un alimento molto calorico, da usare in piccole quantità, magari per uno spuntino, spalmato sul pane tostato.
Il suo uso in cucina: oltre che per l’hummus, il tahin viene usato per realizzare salse per accompagnare pomodori e cetrioli, e guarnisce, in molti paesi, panini e wraps a base di kebab. Opportunamente addolcito dà vita al dolce chiamato halva, comune in tutto il Medio Oriente. Una notevole varietà di tahin biologici vengono prodotti anche in Occidente e si trovano nei negozi di alimentazione naturale.
Dolce di tahin e datteri
Frullate insieme 100 ml di concentrato di dattero, 20 g di tahin e qualche goccia di succo di limone per dare vita a una deliziosa crema dolce da sfruttare in vari modi. Ad esempio potete usarla per insaporire lo yogurt o come topping per un gelato, ma anche per addolcire tè e caffè o come sfizioso ingrediente in uno smoothie. Infine per donare un’intrigante nota dolce a un riso pilaf.