Lo “sciopero” delle api operaie


Greenpeace l’ha organizzato giovedì 11 maggio di fronte al Ministero delle politiche agricole, per chiedere il bando totale dei pesticidi neonicotinoidi. Sabato 13 maggio, iniziative analoghe in molte città. Il 17 e 18 maggio l’Ue discute se vietare definitivamente l’uso di questi prodotti chimici o se autorizzarli di nuovo

Giovedì mattina 11 attivisti di Greenpeace hanno protestato di fronte al Ministero delle Politiche Agricole mostrando uno striscione con la scritta “Stop ai pesticidi – Salviamo le api”, impugnando cartelli e scandendo slogan come “Niente api, niente cibo”. Ne da notizia un comunicato dell’associazione ambientalista

Il 17 e 18 maggio prossimi – continua il comunicato - l’Italia e gli altri Paesi dell’Unione europea discuteranno proprio la messa al bando definitiva di tre insetticidi neonicotinoidi: imidacloprid e clothianidin della Bayer, e thiamethoxam della Syngenta.

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Chiediamo al ministro Martina di vietare i pesticidi più dannosi per api e impollinatori, a cominciare dai tre neonicotinoidi in discussione la prossima settimana e di investire in pratiche agricole sostenibili.

Le api e gli altri impollinatori naturali sono fondamentali per avere ecosistemi sani e per la produzione di alimenti.

Nel 2013 l'Unione europea ha limitato sia gli usi di imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam, a causa del rischio elevato per le api, sia il trattamento delle sementi di mais, girasole, colza e cereali primaverili e l’irrorazione di una buona parte delle colture attrattive per le api, prima e durante la fioritura.
Tuttavia molti impieghi sono ancora autorizzati.

Siamo alla vigilia di un appuntamento importante: la Commissione europea ha proposto il divieto a livello Ue per questi tre insetticidi sistemici, ormai tristemente famosi per il loro impatto su api e altri impollinatori naturali.
Se tale proposta dovesse diventare legge, verrebbero banditi definitivamente!
L’unica deroga riguarderebbe l'uso in serra, "in cui la coltura soggiorna per il suo intero ciclo di vita all'interno della serra e non è quindi ripiantata al di fuori.

Quattro anni fa l’Italia aveva votato contro le restrizioni, ma ora sarebbe estremamente controproducente rifare lo stesso errore, visto tutte le evidenze scientifiche che confermano la pericolosità di queste sostanze.

Da allora, sono emerse sempre maggiori evidenze scientifiche sui danni che queste sostanze causano alle api, ma anche a molte altre specie, tra cui farfalle, uccelli e insetti acquatici.

Per questo chiediamo con forza al Ministro Martina di vietare i pesticidi più dannosi per api e impollinatori, e con noi lo chiedono più di centomila persone che hanno firmato il nostro appello!

Continueremo questa battaglia fino a che queste sostanze non saranno completamente bandite.

FIRMA LA PETIZIONE

Per informare i cittadini sull’importanza delle api per agricoltura e ambiente, sabato 13 maggio i volontari di Greenpeace saranno presenti in molte città italiane per promuovere attività di sensibilizzazione.

Leggi la sintesi del rapporto “Rischi ambientali degli insetticidi neonicotinoidi”

Lo “sciopero” delle api operaie - Ultima modifica: 2017-05-11T22:38:17+02:00 da Franco Travaglini

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