Considerato un alimento esotico, il cocco viene spesso associato all’estate o ai sapori tropicali. Questo alimento è in realtà molto prezioso per le sue sostanze nutritive e per la sua versatilità gastronomica in piatti salati e dolci. Scopriamo meglio le sue tante qualità in questa panoramica di ricette che utilizzano non solo il frutto fresco ma anche i suoi tanti derivati, dall’acqua al latte, dalla farina all’olio.
Quanti ingredienti da un unico frutto!
La sua acqua è tonico
L’acqua di cocco è il liquido trasparente e leggermente lattiginoso contenuto nel frutto fresco. È un alimento di valore, specialmente per gli sportivi: ha poche calorie e carboidrati ma è ricca di potassio, magnesio, calcio, sodio che favoriscono il benessere e la disintossicazione dell’organismo. Ricca di fitormoni, sono allo studio le sue proprietà antiaging e protettive sull’apparato cardiovascolare. È ottima consumata al naturale o in cocktail alcolici e non, o ancora congelata per sorbetti, granite e ghiaccioli.
La polpa è candida e delicata
La polpa si ottiene dall’endosperma del frutto fresco. Quando si rompe una noce di cocco fresca è la parte biancastra, più o meno spessa a seconda del grado di maturazione, che riveste l’interno del guscio e che contiene l’acqua di cocco. Può essere consumata al naturale oppure utilizzata in insalate creative e in pasticceria. Grazie alla sua consistenza e al suo colore viene usata nella cucina vegan per imitare la seppia e il calamaro. Il sapore del cocco fresco è molto tenue e può quindi essere adatto a tutti i palati. Fornisce circa 350 calorie per etto, con 35 grammi di grassi, prevalentemente saturi ma senza colesterolo. È molto ricca di fibre e quindi ha un alto potere saziante.
Con il latte creme più ricche
Si ottiene reidratando la farina di cocco e spremendola. Se il tenore di acqua nel latte di cocco è molto basso si parla di crema di cocco o panna di cocco. È un ottimo ingrediente per dare cremosità a creme, zuppe e vellutate. A seconda della quantità di acqua usata per reidratare la farina, si può ottenere un liquido con un contenuto di grassi dal 5 al 20%. Spesso viene miscelato al latte di riso. In ogni caso è privo di lattosio, ha un basso contenuto di calcio ed è ricco di potassio.
La farina ideale per i dolci
Tecnicamente il suo nome è copra. La farina di cocco è la polpa essiccata del frutto che può essere usata per dolci, panificazioni, tartufi e come guarnizione dei piatti più diversi. Qui le calorie salgono, essendo un prodotto disidratato, a circa 600 per etto. Il sapore intenso e la leggerezza permette di usarla in piccole quantità, insieme ad altre farine, evitando l’aggiunta di altri grassi.
Un olio speciale
Ottenuto mediante bollitura e pressatura della copra, l’olio di cocco, chiamato anche burro di cocco, è ricco di acidi grassi saturi e povero di grassi insaturi. Può essere solido a temperatura ambiente, fonde intorno ai 40 °C e si presta molto bene alla frittura avendo un punto di fumo elevato (177 °C). Molto stabile e piuttosto inerte, si ossida lentamente e quindi non irrancidisce facilmente. Come avviene in parte anche il nostro olio di oliva, ci sono caratteristiche nutritive diverse tra l’olio di cocco vergine, tradizionalmente usato nei paesi di origine, e quello raffinato adottato dall’industria. Anche in questo occorrono ulteriori studi per capire se è vero, come sembra, che nonostante la ricchezza di grassi saturi l’olio di cocco vergine non aumenti il rischio di malattie cardiovascolari, probabilmente anche per la presenza di vitamine e sostanze antiossidanti. Sicuramente è ricco di acidi grassi a media catena facilmente digeribili e che danno un notevole senso di sazietà. Le calorie sono simili a quelle di altri oli, circa 860 per 100 grammi.
Ecco 5 fantastiche ricette con il cocco in tutte le sue forme.