Il 2017 si conferma l’anno del biologico. Gli ultimi dati di scenario presentati al Marca di Bologna al convegno Il treno del biologico è partito (e nessuno lo ferma più), promosso da AssoBio, Nomisma e FederBio Servizi – riferisce “Informacibo” - non lasciano alcun dubbio: il trend è in continua espansione. Ma il 2017 è stato soprattutto l’anno del boom dei prodotti biologici nella GDO (+ 16,6%, giro d’affari di 1 miliardo e 451 milioni – dati Nielsen) con un + 14% di vendite negli ipermercati e un + 18% nei supermercati. Balzo importante - soprattutto se letto a confronto con la crescita assai più limitata dell’intera categoria food & beverage (+ 2,8%) - nonostante una pressione promozionale inferiore del bio (media 21%) rispetto all’alimentare convenzionale (media 31%). La crescita emerge anche dal ruolo del bio sul carrello della spesa: nel 2017 la spesa bio incide per il 3,4% sugli acquisti alimentari, quota più che quadrupla rispetto al peso registrato nel 2000 (0,7%).
Secondo dati pubblicati dal rapporto Eurostat – riferisce un articolo dell’Ansa - il biologico continua a crescere e si conferma il settore più dinamico dell'agricoltura europea. Dal 2012 al 2016 il metodo di coltivazione bio ha conquistato quasi 400mila ettari l'anno: le superfici dedicate all'agricoltura biologica, certificate o in conversione, sono arrivate a 11,9 milioni di ettari, vale a dire il 6,7% della superficie agricola totale utilizzata (Sau) dell'Unione. L'incremento rispetto al 2012, quando si parlava di poco più di 10 milioni di ettari, è stato del 18,7%. Eurostat registra una tendenza all'aumento anche nel numero di produttori biologici registrati, che hanno raggiunto quota 295.600 alla fine del 2016. Il mercato del biologico Ue oggi vale 27 miliardi di euro, il 125% in più rispetto a 10 anni fa e per soddisfare la domanda l'offerta di prodotti bio Ue aumenterà ancora.