Prima che sparisca l'estate e poi non abbia più senso rispetto ai prodotti stagionali presenti è meglio che mi sbrighi a raccontarvi la buona scorta di ricette che ho provato e messo in archivio.
Cominciamo da quella di oggi che è molto recente e anche questa nata in una serata in cui si è tornati dal mare, tanto per cambiare tardi, e il tempo a disposizione per cucinare era decisamente scarso.
C'è da dire che la sera prima raccogliendo scarti (nel senso buono!) di verdure e i gambi di un bel mazzo di prezzemolo regalato dal verduraio che con il carretto (moderno, attrezzato ancora un po' anche con aria condizionata!) era presente ogni mattina davanti alla spiaggia avevo preparato un buon brodo vegetale da usare per varie cose.
Il verduraio, simpatico, giovane, intelligente e stratega del suo lavoro, mi è piaciuto molto soprattutto se confrontato con l'infinita tristezza di servirsi da soli nel banco frutta e verdura di moltissimi, per non dire forse tutti, supermercati moderni.
Banco assolutamente anonimo, con la sensazione di essere stato abbandonato dal destino alla sua fine, con referenti che non sanno distinguere realmente una pesca bianca da una gialla, da una noce e dalle tante altre varietà che per fortuna abbiamo a nostra disposizione.
Questo giusto per fare un esempio della non conoscenza e direi soprattutto del non amore per il lavoro che si sta facendo, che può essere umile quanto si vuole, ma se giustamente interpretato può regalare grandi soddisfazioni lo stesso e aiutare a farsi cultura, nel senso di ampliare la propria capacità di apprendere e immagazzinare conoscenze utili.
Comunque giusto per capire il giovane verduraio mi raccontava ogni mattina vita, morte e miracoli delle pesche, dei meloni, dei pomodori e di tutto il resto che vendeva, mi faceva assaggiare per provare da me, mi regalava in omaggio erbe aromatiche ogni volta diverse.
Per lui poca cosa in termini economici, per un cliente una grande cosa perché anche con un poco di foglie di basilico, un briciola di aglio e l'immancabile e glorioso olio da olive si può fare un grande piatto o come minimo arricchire di gusto e bontà una ricetta più complessa.
Comunque il succo del discorso è che comprare frutta e verdura da chi ti trasmette amore e gioia per i suoi prodotti (suoi in senso lato!) ti spinge a impegnarti al massimo per apprezzare e valorizzare la materia prima portata a casa, cosa assai rara quando si esce da un moderno market!!!
In ogni caso il brodo vegetale si è rivelato strategico per la preparazione del veloce couscous, si è trattato poi di aggiungere alcune verdure, qualche erba e qualche aromatizzante sempre presente, come le olive.
Del tonno, prima che qualcuno me lo chieda, potete anche fare a meno, una buona sostituzione possono essere una manciata di capperi sottosale ben lavati.
A voi la ricetta
Couscous estivo con zucchine, carote, olive, mais e tonno
Ingredienti per 4 persone:
- 2 zucchine medie,
- 3 carote medie,
- 7-8 foglie di basilico secco o 20 foglie di menta fresca,
- 100 g di olive nere morbide,
- 100 g di tonno sottolio,
- 1 cucchiaio di buccia di limone grattugiata,
- 200 g di mais lessato,
- 200 ml di brodo vegetale,
- 200 g di couscous integrale,
- olio extravergine d'oliva,
- sale
Preparazione
- Lavare le zucchine e pulire le carote, tagliarle in cubettini molto piccoli e condirle con 3 cucchiai di olio, alcune foglie di basilico secco sbriciolate al momento e un pizzico di sale.
- Saltarle a calore medio per 5 minuti abbondanti e lasciarle raffreddare, in alternativa al basilico secco aggiungere una manciata di foglie di menta fresca appena tritate o spezzettate.
- Snocciolare le olive e tritarle grossolanamente, scolare il tonno dall’olio e schiacciarlo con una forchetta, preparare la buccia di limone e mescolarla con il mais.
- Mettere il brodo in una casseruola larga e portarlo a ebollizione, spegnere il fornello, unire il couscous, coprire e lasciare riposare 3-4 minuti.
- Trasferirlo in un vassoio e sgranarlo con una forchetta, aggiungere zucchine e carote trifolate, il mais, le olive e il tonno, mescolare più volte prima di servire.
ciao Giuseppe, buongiorno! Ho preparato questo cous cous l’altro giorno ed era molto buono; ho fatto la versione con i capperi. Dato che ne è avanzato, il giorno dopo ho aggiunto un po’ di pomodori a pezzi. Nei mesi scorsi ho fatto un esperimento, essiccando verdure da brodo vegetale più tutti gli “scarti” di quelle che mi capitavano. Così per il cous cous ho usato un brodo vegetale fatto con quelle verdure macinate e un po’ salate. Quando trovi un verduraio appassionato e competente è un piacere frequentarlo e, come dici tu, può aprirsi un mondo. La scorsa settimana, da un verduraio di qua, ho trovato quelli che da bambini chiamavamo fichi dottati, che non vedevo da un sacco. Meno male che in ogni ambito si possono trovare persone con l’approccio di quel verduraio, anche tra i cuochi 😉 a presto
michele
Ciao Michele,
buongiorno e bentornato!
Ottima l’idea di seccare verdure e scarti per il brodo e un brodo per il couscous è sempre il massimo con cui si possa cuocerlo per valorizzarlo.
Bene annoto la tua variante con capperi visto il buon riscontro, dei fichi dottati onestamente non so nulla, magari li conosco con altro nome, se hai voglia descrivi meglio.
Si sarebbe proprio bello trovare molti più verdurai in giro anche se impegnati in altri lavori!!
A presto
Giuseppe
i fichi dottati che conosco io sono, rispetto agli altri fichi, di dimensioni medio piccole, verde chiaro e molto dolci, con macchie caratteristiche dorate e un po’ rugose sulla buccia, che resta sottile (si mangia tutto) e qualche gocciolina zuccherosa
Ciao Michele,
grazie dell’informazione e descrizione; personalmente non mi pare di averli mai visti, certo il nome è molto curioso.
A presto
Giuseppe