Sto preparando un articolo sull'uso delle tisane nelle ricette di cucina, non solo per accompagnare i piatti, ma proprio come protagoniste degli stessi al pari dei comuni e classici ingredienti.
Lo stimolo è nato dalla collaborazione con un esperta nell'uso delle erbe e il primo articolo uscirà tra circa tre mesi su Cucina Naturale per cui in tal senso non vi anticipo nulla, volevo però parlarvi dell'erba che mi ha colpito di più nel lavorare a questo articolo.
Di per se la strada è molto affascinante e già in passato avevo sperimentato interazioni interessanti tra gli infusi delle erbe, i succhi della frutta e i normali brodi da cucina nella preparazione di ricette in cui sfruttare i vantaggi di questa promettente alleanza.
Il campo è vastissimo come penso si possa immaginare e la possibilità di scoprire o riscoprire erbe particolari come anche quelle più comuni ma spesso sottovalutate (almeno nell'ambito della cucina, in fitoterapia ovviamente è tutto diverso) è un po' alla portata di tutti quelli che hanno voglia si sperimentare.
La mia personale riscoperta del Rooibos mi ha spiazzato, in passato ho sottovalutato enormemente questa erba che nel primo approccio avevo probabilmente interpretato in maniera errata.
Riprovandola per sperimentare ricette mi ha fulminato letteralmente, è di una bontà incredibile con una dolcezza naturale e un profumo decisamente rimarchevoli.
Per altro nell'anno internazionale dei legumi scoprire che questa pianta appartiene alla famiglia delle leguminose rende ancora più prestigio a questa categoria alimentare estremamente preziosa per la buona salute.
Nasce e si sviluppa nella regione del Cederberg in Sudafrica dove da lungo tempo per tradizione le foglie vengono sminuzzate finemente, fatte fermentare e lasciate ad asciugare al sole.
Nella sua regione di origine la bevanda ricavata da queste rosse foglie sostituisce il classico tè e viene considerata particolarmente dissetante, ma le sue virtù sono molte altre.
Per prima cosa il rooibos non ha caffeina, contiene basse dosi di tannini, è ricco di vitamina C e flavonoidi (quercitina e rutina), porta con se una lunga lista di sali minerali tra cui fosforo, magnesio, calcio e fluoro.
È considerato poi un potente antiossidante con spiccate proprietà antiallergiche, riesce a donare una buona tonicità e allo stesso tempo a rilassare combattendo insonnia e nervosismo, aiuta a depurare il fegato e l'organismo in generale, favorisce la digestione, mantiene in buona salute il sistema nervoso.
E potrei continuare a lungo dimenticando forse l'aspetto più rilevante che ripeto senza problemi, la sua bontà e piacevolissima gradevolezza che oltre a essere una gran cosa quando si beve lascia intuire facilmente moltissime combinazioni in cucina.
Naturalmente con la pasticceria e i dolci dove può dare una spinta notevole dal punto di vista di aromi e profumi consentendo allo stesso tempo di alleggerire notevolmente le preparazioni o fare a meno di leganti usuali come uova e latte.
Ma non solo, anche nei piatti salati a base di cereali ad esempio può sostituire il normale brodo e contribuire a dare nuove sfumature ai piatti, così come la combinazione con altre spezie e erbe aromatiche dai sentori agrumati come lo zenzero.
Insomma se non lo avete ancora capito penso che avrò da sperimentarne delle belle.
A presto!!!
Anche io faccio parte della schiera di estimatori di rooibos. Ci sono arrivata perché il tè mi disturba lo stomaco per via della teina…ma ho fatto una scoperta! quindi aspetto con moltissima curiosità le ‘ricette’ con rooibos!!! grazie per le tantissime idee
Ciao Elena,
ben tornata.
Grazie a te dei tuoi commenti sempre gradevoli, spero di mettere appena possibile almeno una ricetta, purtroppo sono attanagliato da mille impegni diversi, al massimo toccherà pazientare un po’!!!
A presto.
Giuseppe