Il pomo d’oro arrivato dalle Americhe più di 4 secoli fa insieme a molti altri doni che hanno rivoluzionato molto della cucina mediterranea, a cominciare dalla sontuosa e buonissima pizza, non finisce mai di sorprenderci con notizie belle e stimolanti.
È di fatto uno degli alimenti più studiati a livello scientifico e le buone notizie sul pomodoro in tutte le sue molteplici varietà si susseguono di continuo e arrivano a interessare non solo chi si occupa di diete e buona alimentazione, ma anche chi in cucina lavora e porta avanti la sua passione.
Una delle ultime ricerche che mi è capitato di leggere e consultare è stata portata avanti dall’Universitat Politècnica de València e la sua valenza è stata certificata dalla pubblicazione sulla rivista Journal of Functional Foods.
Ci racconta di come la ricetta forse più rappresentativa del pomodoro, la salsa cotta, sia una perfetta alleata per la salute dell’intestino in quanto tende ad aumentare gli effetti di batteri “buoni” come il Lactobacillus reuteri condizionando favorevolmente tutto il microbiota.
L’ambiente intestinale che tutti i più autorevoli studiosi raccomandano costantemente di tenere in un buono stato essendo la premessa per una buona salute generale che sia di aiuto anche alla perdita di peso in eccesso.
Succede in pratica che durante la cottura del pomodoro avvengono importanti cambiamenti nei componenti bioattivi dell’alimento che si riflettono poi sul processo digestivo grazie alla presenza di composti antiossidanti che proteggono il ceppo probiotico dalla perdita di vitalità.
Non è una notizia da poco visto che spesso si sentono indicazioni che mettono in guardia dalla cottura in generale dei vegetali pena la perdita di sostanze preziose.
Dimenticando che la stessa cottura è funzionale all’attivazione di determinate molecole altrimenti non utilizzabili dall’organismo.
Più che bandire le cotture quindi serve conoscere quali sono le metodologie più corrette per applicarle in cucina perché una sana alimentazione si basa anche su una sana conoscenza delle pratiche di cucina!
Se ad esempio vogliamo realizzare una salsa del tutto light ci basta mettere dei buoni pomodori maturi tagliati a pezzi in una casseruola insieme a foglie di basilico, cipolla o aglio a fette in base alle proprie preferenze e poco sale.
Cuocere poi il tutto a calore medio per 10 minuti abbondanti e passare al passaverdura unendo solo in ultime alcune gocce di olio a crudo.
buongiorno Giuseppe,
mi pare l’abbia già scritto nel blog, comunque, qualcosa di analogo, riguardo alla possibilità di assorbire, durante la digestione, una percentuale maggiore di un elemento, succede anche quando si aggiunge il limone agli spinaci, che credo sia una pratica in uso da sempre in cucina, ed è curioso che ci si sia arrivati prima di disporre di analisi biochimiche in proposito 🙂
Per quanto riguarda la pretesa di abolire le cotture o considerarle indispensabili, mi pare che chi ci si fissa continui a guardare il dito senza vedere la luna: possiamo prepararci sia una bella insalata di pomodori crudi, conservandone le vitamine termolabili (e il sapore fresco e profumato), che una buona pasta integrale condita con la salsa saporita e leggera.
grazie e a presto
michele
Buongiorno Michele,
intanto un grande grazie per la pazienza e la collaborazione nel risolvere al meglio la questione dei commenti non visibili.
Fai corrette valutazioni e riflessioni, in particolare mi sembra molto interessante il primo aspetto che metti in luce, perché succede molto spesso che la tradizione e gli usi popolari precedano di molto scoperte scientifiche successive con il frequente paradosso di essere per molto tempo considerate dicerie quelle che poi vengono enunciate come grandi scoperte dalla scienza ufficiale.
Forse sarebbe meglio che si prendesse un po’ più in considerazione quella che volgarmente viene chiamate saggezza popolare frutto di lunghe esperienze sulla propria pelle!
Ancora grazie e a presto.
Giuseppe