Tra poco ore in quel di Trento sarò protagonista di una lezione di cucina speciale dedicata alla frittura e a tutti i suoi molteplici risvolti con l'obbiettivo di far conoscere e capire una tecnica che non è il male come in molti ancora pensano!
E anche se più volte mi sono sentito addosso osservazioni critiche da chi ritiene che per chi come me si occupa di cucina abbinata alla salute e alla prevenzione è “poco ortodosso” scrivere, parlare e insegnare sulla frittura come vedete sono ancora qui imperterrito a proseguire per la mia strada.
Perché purtroppo come ho scritto altre volte la frittura sconta una ombra enorme di pregiudizi e giudizi sommari del tutto immeritati.
Non è la tecnica, lo strumento o il metodo a essere responsabile di qualcosa, semmai è il come si usa e quanto si abusa di un determinato elemento, sia una tecnica, sia un alimento, sia una prassi relativa allo stile di vita seguito.
Certo il caso della frittura è complicato da dipanare visto che i pregiudizi più radicati sono spesso appannaggio di chi si occupa di alimentazione (medici, nutrizionisti, dietologi e quant’altro), da questo punto di vista serve pazienza, saggi esempi concreti, inviti a riflessioni globali sulla complessità della cucina e su quanto la cucina può fare anche attraverso la frittura per migliorare la salute.
Difficile, ma possibile!!!
Occorre cambiare visuale e magari confrontarsi con chi opera quotidianamente in cucina e conosce aspetti che chi giudica solo in base a ricerche e teoria non può conoscere.
In ogni caso spero in questa lezione di riuscire a fare delle foto decenti in modo da riportarvi poi almeno una delle ricette presentate.
Intanto vi metto di seguito il piccolo menu pensato per l'occasione.
Giusto per sollecitare la vostra gola un po'!!!
- Paccheri ripieni di riso nero con zenzero e gamberi
- Crocchette alle doppie patate
- Insalatina con broccoletti, mela, ricotta affumicata e mandorle
- Tempura di verdure
- Grostoli trentini
Peccato non esserci, troppo lontano. A quando qualche corso a Torino o dintorni? La frittura, soprattutto per chi ha un’alimentazione strettamente vegetariana, dovrebbe essere fatta almeno due volte a settimana durante l’inverno per portare dentro di sè un pò di calore. Ovviamente dipende da cosa e come si frigge… Si ignora purtroppo sempre il valore enegertico e stagionale del cibo e si parla e discute sui “sentito dire” oppure fuori da contesti logici. Un consiglio: carciofi fritti, da sbollentare prima oppure meglio a fette più sottili direttamente in frittura? Grazie mille come sempre!
Ciao Giuseppe,
per ora non so darti notizie su Torino purtroppo, ma se capita molto volentieri.
Rispetto ai carciofi in assoluto crudi, sottili ma non eccessivamente altrimenti si seccano anche troppo.
Sulla frittura non posso che darti ragione, comunque ho appena finito la mia lezione e mi sembra che i partecipanti abbiano recepito abbastanza.
Una buona consolazione tutto sommato!
A presto