Via Toledo con il suo fragore è poco distante da qui, eppure Mame Ostrichina pare essere un luogo magico, in cui la frenesia del centro di Napoli non entri quasi per rispetto, o forse per pudore. Il locale è magistralmente gestito da Monica Neri, napoletana, una laurea in Business Administration a Parigi e poi tre anni vissuti in Giappone. “Il Paese del Sol Levante mi ha dato tanto; sono davvero grata a quei luoghi e a quella cultura”, spiega. La vita di Monica è un caleidoscopio di esperienze e situazioni: un ristorante giapponese realizzato con il fratello, immersioni nella filosofia occidentale e tuffi nel buddismo zen.
“Mame Ostrichina è il luogo in cui accolgo i miei ospiti e condivido le mia esperienza di vita e di gusto” spiega ancora. È uno spazio costruito con amore, dove l’estetica giapponese incontra il design contemporaneo e nulla è stato lasciato al caso: una manciata di tavoli esagonali e una cucina a vista all’interno di una sorta di scatola di cristallo, in un trionfo di colori tenui e fiori freschi. È un luogo in cui oltre a mangiare è possibile partecipare alle “meditazioni della luna”, a corsi introspettivi e a percorsi di scrittura autobiografica.
Storie di cibi
A Mame Ostrichina c’è molta attenzione alla materia prima e alla preparazione dei piatti. Si segue il ritmo della natura, lo stato d’animo del momento. “Il nostro mantra è 'Primum non nocere'. E così ogni prodotto è scelto con l’obiettivo di non nuocere, o nuocere il meno possibile. Non nuocere a chi lo gusta, a chi lo lavora e all’ambiente che lo genera”, spiega Monica. La cucina di Mame è creativa, rispettosa, fresca, poco o per nulla manipolata. Qui si prediligono ingredienti naturali, provenienti da colture biodinamiche. La carne è totamente bandita e il pesce, quando proposto, è solo pescato seguendo rigorosissimi protocolli di ecosostenibilità. È una scelta di rispetto per l'ambiente, ma anche della persona, perché, come dice ancora Monica: “Il cibo dev'essere nutrimento del corpo e dell’anima, ma anche un'esperienza estetica e di piacere”.
Metodo e creatività in cucina
Diverse le proposte presenti in menu. Colpisce, fra le entree, il Patate, tarallo e friarelli, un mantecato di patata al latte di mandorla in zuppa di friarelli, dove consistenze simili e sapori diversi creano un'insolita ed apprezzabilissima armonia. Ma anche la Tempura di verdure con humus merita un assaggio, se non perfino un bis. Chi desidera sfidare la tradizione puo' provare la Parmigiana, realizzata con melanzana al forno, crema di formaggio di mandorle e anacardo.
Da provare anche una pietanza a base di pesce, il Tutto Umani, affumicatura a freddo del pescato del giorno in riduzione di sedano rapa. Questo piatto rappresenta il concetto base della cucina di Mame Ostrichina: ciò che la natura offre quotidianamente, l'estro creativo lo ripropone come sontuosa portata. Mame Ostrichina vuole infatti essere un ristorante di respiro biodinamico che tiene anche in grande considerazione l’effetto che il ciclo della luna ha sull’attività biologica delle piante e di conseguenza del suo apporto all’uomo. L'ospite è coinvolto in un progetto di vita, il “Magna Mater”, fatto di acquisti consapevoli, piatti preparati con procedimenti a basso dispendio energetico, valorizzazione dei prodotti campani, in una dimensione di offerta comunque internazionale e quindi glocal.
La Pera di ricotta arriva nella sua rigorosa perfezione. Si tratta di una ricostruzione perfetta del frutto, che nasconde un cuore di ricotta e caffè. Come a dire che sebbene l'estetica sia importante, non bisogna mai dimenticare la sostanza.
Per informazioni
Mame Ostrichina
Via Carlo de Cesare 52, Napoli
Tel. 081 1816 5838