Già conosciuto per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antitumorali (il National Cancer Institute Usa lo ha inserito nella lista dei 40 anticancerogeni più promettenti) in uno studio giapponese pubblicato su Diabetes, del sulforafano si sono scoperte nuove e interessanti proprietà bruciagrassi.
Riassumendo, i ricercatori in laboratorio hanno capito che addizionare un pasto ad alto contenuto di grassi con sulforafano fa ingrassare di meno rispetto a quanto accade con un identico pasto ad alto contenuto di grassi (ma senza sulforafano, ovviamente).
Non solo: gli studiosi hanno anche evidenziato che la dieta integrata ha mostrato una riduzione del grasso viscerale, della steatosi (il cosiddetto fegato grasso) e della glicemia. I meccanismi sottostanti a questi effetti sarebbero legati sia alla stimolazione sul tessuto grasso bruno (un tessuto metabolicamente attivo che consuma calorie) con conseguente aumento del dispendio energetico, sia all'aumento della flora batterica intestinale "buona" grazie al quale si riduce nell'organismo il livello di tossine infiammatorie prodotte dalla flora "cattiva" (endotossine).
Va ricordato, difatti, che l'infiammazione è collegata all'obesità ed è una delle cause delle varie problematiche di salute correlate, appunto, all'eccesso di peso.