In estate, complice il rialzo delle temperature, si assiste a un maggior spreco alimentare e sono più frequenti anche i disturbi gastroenterici causati da batteri che, proprio a causa del caldo, proliferano più facilmente nei cibi.
Ecco qualche consiglio per far durare gli alimenti più a lungo, buoni e sani.
Attenzione a carne e pesce
Sono gli alimenti che deperiscono più facilmente, non si conservano a lungo nemmeno in frigo: consumate entro massimo 2-3 giorni la carne e in 24 ore il pesce fresco; altrimenti, riponeteli in congelatore, meglio se porzionati, poi scongelateli lentamente in frigo e consumateli entro un paio di giorni. In questa stagione è meglio evitare pesce e carne crudi, così come le cotture al sangue; il pollame è una delle carni con il più alto rischio di contaminazione, che però scompare se si cuoce ad almeno 70 °C. Se non l’avete, procuratevi un termometro da cucina.
Uova, meglio in frigorifero
Non andrebbero consumate crude o poco cotte, perché in questo modo diventano potenziali veicoli della salmonella, uno dei più frequenti batteri responsabili di tossinfezioni alimentari. Anche se il rischio esiste tutto l’anno, in estate i casi di salmonellosi sono più frequenti perché il caldo aumenta la proliferazione del batterio.
Le uova vanno preferibilmente conservate in frigorifero non oltre i 1420 giorni dalla data di deposizione.
Al momento dell’acquisto, preferite quelle biologiche (contrassegnate dal codice 0) ed extra fresche, che significa che sono state deposte al massimo da nove giorni.
Latticini, questione di stagionatura
Come le uova, possono essere contaminati da salmonella: evitate l’acquisto presso canali non autorizzati, soprattutto di prodotti a base di latte crudo. Le alte temperature sono nemiche dei latticini: l’ideale, per la loro conservazione, è tenere a 2-4 °C quelli freschi e 10-12 °C i formaggi stagionati. Il latte si conserva in frigorifero, una volta aperto, per 3-4 giorni al massimo. Le alternative vegetali a latte e yogurt durano un po’ più a lungo, anche una settimana. Il caldo non è l’unica minaccia: anche l’aria e l’umidità possono deteriorare il formaggio perciò, dopo l’apertura, conservatelo in frigo dentro a contenitori chiusi, meglio se in vetro. Quando decidete di consumarlo, non lasciate in tavola il prodotto intero a lungo fuori dal frigorifero: prelevate, circa mezz’ora prima, solo la porzione che intendete mangiare. I formaggi a pasta dura si possono anche congelare: l’ideale è utilizzare i sacchetti per il sottovuoto, e tagliare il formaggio in piccole porzioni. Potrete conservarlo così fino a 3 mesi.
Pasta, riso, farine...
Pasta secca e riso si conservano senza problemi: l’unica accortezza è evitare la formazione delle farfalline del cibo. Per questo, non lasciate confezioni aperte ma trasferite sempre il contenuto in barattoli di plastica o vetro a chiusura ermetica.
Le stesse regole della pasta valgono anche per la farina, ma occhio alla temperatura: se la dispensa supera i 20 °C, riponetela in frigo.
Il principale nemico del pane fresco, invece, è l’umidità: per mantenerlo fragrante più a lungo, circa 2-3 giorni, usate una doppia confezione, ovvero lasciatelo nel suo sacchetto di carta e avvolgete questo con la pellicola di plastica. Per conservarlo più a lungo, l’unica soluzione è congelarlo, negli appositi sacchetti, e farlo scongelare lentamente a temperatura ambiente (ad esempio la sera prima), oppure direttamente nel forno.
Frutta e verdura
Avete l’esigenza di ridurre la frequenza della spesa e avere un po’ di scorte in casa? Ecco tra frutta e verdura cosa conviene mettere nel carrello e alcuni trucchi per conservarli al meglio una volta a casa.
– Tra i frutti che si conservano meglio ci sono le banane: se volete acquistarne qualcuna in più, attenzione solo al grado di maturità. Evitate quelle con macchie marroni sulla buccia, perché troppo mature, e scegliete invece quelle un po’ acerbe, con la buccia gialla e qualche zona ancora verde.
– Altri frutti che possono durare a lungo sono i kiwi (una settimana) e le mele (anche tre settimane); si conservano a temperatura ambiente, ma vanno riposti in frigo quando raggiungono la maturazione ideale.
– Se amate i prodotti di stagione come fragole e frutti di bosco, potete acquistarne in quantità e, per farli durare di più, lavateli e congelateli (le fragole intere oppure a pezzetti); resistono anche tre mesi.
– Tra i vegetali, via libera a patate, cipolle e carote. Patate e cipolle (quando intere) non vanno in frigorifero ma non tollerano temperature superiori ai 10 °C: hanno bisogno di un luogo buio e fresco, come una cantina; in questo modo durano anche diverse settimane. Anche la cipolla affettata va in frigorifero, rivestita o in un contenitore. Le carote, invece, vanno sempre tenute in frigo, in un sacchetto chiuso, e si conservano fresche per qualche settimana.
– Le verdure da consumare nel più breve periodo sono le insalate: vanno conservate in un sacchetto di carta nel cassetto in basso del frigo. Se non riuscite a terminarle in pochi giorni, potete cuocerle e poi congelarle, in sacchetti monoporzione. – Via libera a biete, spinaci, piselli già confezionati e surgelati.