Buone abitudini
Dormire bene: cibi, abitudini e consigli


Un buon sonno, lo sappiamo tutti, è il contributo più importante alla nostra salute, bellezza e umore. Purtroppo i disturbi legati a questa sfera non fanno che aumentare. Dalla dottoressa Acquaviva, nutrizionista e farmacista, tanti consigli pratici per imparare a “staccare la spina” al momento giusto e abbandonarci a un profondo sonno ristoratore

Spendiamo circa un terzo della nostra vita dormendo ma non è per nulla tempo sprecato. Di notte si riattivano funzioni vitali, ci si rigenera, si modificano le attività cerebrali e si elaborano decisioni importanti.
Il sonno è un processo attivo durante il quale il corpo e la mente attraversano diverse fasi cicliche. Durante la fase REM (rapid eye movement), così definita perché gli occhi si muovono in modo molto rapido, il cervello è particolarmente attivo e si verificano i sogni più vividi. Si tratta di un sonno profondo, in cui il corpo si ripara e si rigenera, mentre il cervello consolida i ricordi e le esperienze del giorno. A questa fase se ne alternano altre, definite non REM, meno profonde in cui si è ancora parzialmente connessi con gli stimoli provenienti dall’esterno.

I meccanismi di regolazione

L’alternanza fra sonno e veglia è regolata da due sistemi biologici che funzionano in parallelo: il ritmo circadiano e l’omeostasi sonno/veglia. Il ritmo circadiano è il nostro orologio biologico interno che in condizioni normali ci fa capire, attraverso il sonno, quando siamo pronti per andare a dormire. L’orologio biologico è attivato da segnali come la luce del giorno e l’oscurità, grazie a un ormone chiamato melatonina. Quest’orologio può essere confuso da vari fattori, come la luce artificiale brillante di notte o sostanze stimolanti come la caffeina, che ci fanno sentire svegli anche se è notte fonda. L’omeostasi sonno/veglia funziona invece come una clessidra. Dal momento della sveglia, infatti, determinate molecole chiamate ipnogeniche, cioè che inducono il sonno, si accumulano come i granelli di sabbia della clessidra. Maggiore è il tempo trascorso da svegli, più molecole ipnogeniche si liberano, più sarà necessario dormire. Quando finalmente dormiamo, si gira la clessidra: le molecole ipnogeniche vengono smaltite e al risveglio si ricomincerà a produrle. Per questo motivo chi ha dormito troppo durante il giorno avrà poco sonno di notte.

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Dalle 8 alle 6 ore

Il sonno è essenziale per il benessere fisico e mentale. Ma non tutti abbiamo bisogno della stessa quantità di riposo. Le ore necessarie variano da persona a persona, dipendono in parte anche dalla genetica, e possono cambiare nel corso della vita. In generale si dovrebbe dormire otto ore per notte o comunque non meno di sei. Infatti, un sonno insufficiente protratto per lungo tempo può portare a problemi di salute, tra cui obesità, depressione e problemi cardiaci, oltre a una mancanza di concentrazione e stanchezza durante la giornata.

I 7 must del buon riposo

Purtroppo lo stress, i turni di lavoro irregolari, essere esposti alla luce dei dispositivi elettronici dopo le nove di sera, una dieta non adeguata, sono tutti fattori che concorrono a disturbare il sonno e la fase di addormentamento. L’adozione di una routine regolare e un ambiente di sonno confortevole possono aiutare a ristabilire l’equilibrio. Per questo, l’Associazione Italiana Medicina del Sonno ha stilato un vademecum per acquisire una buona routine del sonno, con i 7 principi base che bisognerebbe sempre tenere presente.

  1. Mantenere una routine regolare del sonno.
  2. Evitare i dispositivi elettronici prima di andare a dormire.
  3. Creare un ambiente di sonno confortevole e buio.
  4. Non andare a dormire al di fuori dell’orario stabilito per il riposo, ad eccezione del power nap.
  5. Limitare la caffeina dalle ore pomeridiane.
  6. Fare attenzione al menu dei pasti, specialmente la sera. Qui trovate tutte le informazioni.
  7. Fare attività fisica regolare non nelle ore serali.

Power nap

Il power nap è un pisolino programmato che dura dai 10 ai 30 minuti e si interrompe prima di arrivare a fasi di sonno profondo. Si ottiene così un effetto energizzante, che migliora la vigilanza e allevia la stanchezza.

Dalla mindfulness alle immersioni nella natura

Se si soffre di disturbi del sonno, oltre a seguire i consigli già indicati, può essere utile praticare alcune tecniche basate sull’osservazione del respiro e l’attenzione consapevole alle varie parti del corpo: rilassamento guidato, training autogeno, meditazione e mindfulness. Se i problemi non si risolvono, si può pensare a una psicoterapia comportamentale, focalizzata proprio alla ripresa di un adeguato riposo. Molto interessante è anche praticare la Nature Therapy: la natura è una potente medicina a costo zero. L’immersione in ambienti naturali ricchi di vegetazione stimola, infatti, il sistema nervoso parasimpatico favorendo il rilassamento, il riposo e il corretto funzionamento del sistema immunitario, grazie all’introduzione attraverso il respiro di alcune sostanze emesse dalle piante: i fitoncidi. Si tratta di sostanze volatili prodotte dalle piante per comunicare tra loro e tenere lontani eventuali parassiti. Questi composti, in particolare i terpeni tipo D-Limonene, Alfa-pinene, Beta-pinene e Canfene, hanno sul nostro organismo una grande azione calmante. Una bella passeggiata nel bosco, fatta con regolarità, aiuta sicuramente ad acquisire un sonno regolare e profondo.

Cosa fare in caso di risvegli notturni?

In caso di risvegli notturni frequenti è consigliabile alzarsi e svolgere attività rilassanti. Questo perché contare i minuti passati da svegli pensando al sonno perso, generalmente innesca una spirale di ansia difficile da gestire e che ritarda ulteriormente l’addormentamento. Se si decide di rimanere a letto può essere utile fare dei semplici esercizi, come quello della respirazione quadrata. Si procede all’inspirazione per 4 secondi, si trattiene il respiro per altri 4, poi si espira per 4 secondi e si trattiene nuovamente il respiro per altri 4 secondi. Questa sequenza, ripetuta più volte, è in grado di generare un rilassamento profondo.

Letture

Vi segnaliamo il libro Health revolution: i 5 pilastri della salute, di Annamaria Acquaviva: la dottoressa Acquaviva spiega come trovare un equilibrio mente corpo attraverso i 5 pilastri della salute, tra cui ovviamente c’è anche un corretto riposo.

Dormire bene: cibi, abitudini e consigli - Ultima modifica: 2024-11-04T07:40:02+01:00 da Redazione

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