In genere, quando si comincia a mangiare meglio, si tende a continuare per un po’ anche quando il peso che si è raggiunto è soddisfacente. Un po’ perché “si prende gusto” a dimagrire e un po’ perché si ha paura della libertà alimentare, ovvero di perdere il controllo e di ingrassare di nuovo. Diciamo subito che è del tutto normale riprendere un po' di peso quando si interrompe, meglio perciò calcolarlo in anticipo.
Lo stile di vita è cambiato?
C’è da aggiungere che se si è approfittato di quel periodo “controllato” che è una dieta per gettare le basi di un nuovo comportamento alimentare più bilanciato e in sintonia con la natura, e con i propri gusti, il senso di disorientamento sarà molto parziale perché si saranno acquisiti gli strumenti necessari per andare avanti.
Un abbandono graduale può servire
Può essere utile e consigliabile, tuttavia, abbandonare il proprio piano dietetico gradualmente. Ad esempio, fare due settimane controllate e poi due settimane libere e poi solo una settimana controllata e il resto del mese libero. Ovviamente tutto dipende se il peso rimane abbastanza stabile.
Se dopo qualche mese vi rendete conto che l'ago della bilancia si sta spostando verso destra, meglio riprendere con la dieta per le tre settimane di seguito, e poi di nuovo a scalare. È importante riprendere subito il controllo della situazione: inutile aspettare di riprendere tutto il peso prima di ricominciare a dimagrire. Più si aspetta e più tempo e fatica si faranno dopo.