Solo croccantini, magari bio e vegan? Una dieta fatta prevalentemente di carne cruda, oppure la ciotola di pane, carne e verdure? Vantaggi e svantaggi delle principali diete di cani e gatti, per nutrire al meglio il vostro fedele amico
Siamo ciò che mangiamo non è un detto che vale solo per gli umani. Ogni essere vivente appartenente al regno animale può contare su salute, energia e lunga vita se si nutre in maniera appropriata. Sulla scia delle recenti discussioni sui media vogliamo far luce su cosa sia meglio mettere nella ciotola dei nostri amici a quattro zampe.
Crocchette tradizionali e bio
Iniziamo la nostra carrellata parlando di crocchette tradizionali e biologiche, disponibili, secondo le marche, nei supermercati, nei negozi specializzati in prodotti per animali, nei negozi di alimenti biologici e su internet: insomma fare scorta di crocchette non è mai stato così semplice. Ma come orientarsi in questa giungla di offerte? Il primo passo da compiere – anche in questo caso! - è quello di leggere l’etichetta e controllare se ci sono additivi e conservanti e qual è la percentuale di proteine contenute. Il valore di tali ingredienti è spesso inversamente proporzionale: meno additivi ci sono, più proteine sono presenti e più alta è la qualità della crocchetta (le migliori si attestano attorno al 30% di proteine). È anche vero che occorrerebbe dare un’occhiata alla percentuale di carne e verdure fresche che vengono utilizzate. Un consiglio ulteriore per chi compra le crocchette è verificare la percentuale di ceneri grezze che deve essere il più basso possibile; 7% è il limite massimo come indicatore di una sufficiente qualità. Da alcuni anni in commercio sono comparse anche le crocchette biologiche dove tutti gli ingredienti (o la maggior parte di essi) sono di origine bio. Il vantaggio di questa scelta è una riduzione notevole della presenza di pesticidi o residui chimici e una carne di qualità proveniente appunto da allevamenti bio. Per il resto, non differiscono molto da quelle tradizionali di alta gamma, realizzate cioè con ingredienti di qualità, carni fresche e verdure. Quali sono i vantaggi offerti da questo tipo di alimenti? Le crocchette sono sicuramente molto pratiche, si conservano a lungo e sono facili da trasportare. Sono già bilanciate nelle sostanze nutrienti e quindi basta seguire le dosi consigliate in base al peso del cane per offrire all’animale un’alimentazione adeguata. D’altra parte però offrono anche alcuni svantaggi: aumentano la sete perché, per loro natura, sono create per imbibirsi d’acqua e dare sazietà duratura. Non tengono presenti i bisogni di ogni singolo animale, come età, attività fisica, gusti e sono, alla fine, un cibo artificiale. È molto importante ricordare che le crocchette, di qualsiasi genere, non vanno mai mescolate ad alimenti freschi altrimenti si allungano i tempi di digestione e si affatica l’organismo. Soprattutto non bisogna mai aggiungere cereali di propria iniziativa, in particolare se si possiede un gatto.
Cucina casalinga anche per cani e gatti
Per cucina casalinga si intende un’alimentazione, per cani e gatti, realizzata utilizzando gli stessi ingredienti che entrano a far parte delle ricette dedicate agli umani, ma ovviamente preparati in maniera diversa. Quindi la cucina casalinga non è la cucina degli scarti, è un tipo di alimentazione che prevede la somministrazione di cibi sia crudi sia cotti secondo delle particolari proporzioni: 70% di carne (occasionalmente si può aggiungere 1 uovo o un paio di cucchiai di ricotta fresca o una spolverata di parmigiano grattugiato), 20% di verdure e frutta, 10% di cereali, questi ultimi ammessi solo per i cani. Se il primo svantaggio evidente sta nei costi, l’alimentazione casalinga presenta numerosi vantaggi se applicata in maniera seria e continuativa. Il primo è quello di fornire alimenti gustosi, freschi e di qualità e di abbattere notevolmente la quota di conservanti e additivi che inevitabilmente le crocchette contengono. Il risultato sarà presto visibile: il pelo diventa più lucido, l’alito non ha più cattivo odore, le feci sono regolari e di giusta consistenza, senza parlare della riduzione di fenomeni come dermatiti, difficoltà digestive e altri problemi che spesso affliggono cani e gatti alimentati con cibo industriale. Nell’offrire una cucina casalinga non è sufficiente andare “ad occhio” ma occorre consultarsi con il proprio veterinario di fiducia e informarsi. Ad esempio, nel caso del gatto, è indispensabile somministrare quotidianamente taurina, una sostanza la cui carenza, come già detto sopra, può provocare forti squilibri nutrizionali. Uno svantaggio della nutrizione casalinga è sicuramente l’impegno e il tempo che serve per preparare due pasti al giorno per un “commensale aggiuntivo”.
Infatti, non è consigliabile alternare pasti a base di crocchette a pasti a base di cibi freschi a seconda che si abbia o meno tempo a disposizione. Si correrebbe il rischio, in questo modo, di non calibrare adeguatamente i nutrienti e contemporaneamente si sottoporrebbe l’organismo dell’animale a un elevato stress digestivo, dato che per digerire le crocchette servono alcuni enzimi mentre per digerire i cibi freschi ne servono altri.
Dieta Barf: ritorno alle origini
Barf è l’acronimo di Bone and raw biological food, ossia “Ossa e cibo crudo e biologicamente compatibile” con il metabolismo del cane o del gatto. In pratica, il metabolismo dei nostri amici a quattro zampe, nonostante i millenni trascorsi in compagnia dell’uomo, non è cambiato molto: questo significa che non hanno bisogno di cereali, i gatti ancor meno dei cani visto che sono in grado di metabolizzare solo le proteine e i grassi e non i carboidrati. La differenza principale con la dieta casalinga sta dunque nel fatto che i cibi vengono offerti prevalentemente crudi e non sono previsti i cereali. È invece di fondamentale importanza aggiungere un’elevata percentuale di ossa polpose per simulare quanto più possibile un pasto tipo di un predatore in natura. La razione si compone quindi così: Per i cani: 40% di ossa polpose, 30% di carne (pollo, tacchino, manzo, cavallo, pesce), 10% di organi, 10% di trippa verde (trippa bovina non lavata e sbiancata), 10% di verdure (non obbligatorie se si aumenta la quota di trippa). Per i gatti: 75% di carne e ossa in proporzione 2/1, 10% di frattaglie, 10% di verdure, 5% di integratori (taurina). La carne deve sempre essere somministrata cruda per non alterare il gusto e il contenuto in sostanze nutrienti (solo la carne di maiale, che cruda può provocare il Morbo di Aujezsky, deve essere offerta previa accurata cottura). Per cani e gatti il pollo crudo non è pericoloso in quanto hanno succhi gastrici potenti per distruggere eventuali batteri presenti. Le ossa polpose sono ossa ricoperte di carne e molto morbide (come le ali di pollo). Non devono mai essere cotte in quanto l’osso crudo si rompe senza scheggiarsi, l’osso cotto invece si scheggia e può danneggiare seriamente l’intestino dell’animale. Il vantaggio principale della dieta Barf è che si tratta del regime alimentare più simile a quello che mangerebbero in natura cani e gatti. Inoltre, il patrimonio vitaminico e nutrizionale degli alimenti è pressoché inalterato dato che non vengono sottoposti a cottura. La carne cruda richiede accurata masticazione quindi i cani “aspirapolvere” beneficiano di questo tipo di alimentazione perché ripristinano il naturale istinto di masticare. L’impiego di tagli di qualità ma poco utilizzati per l’alimentazione umana (biancostato, ali di pollo e simili) e il largo uso di frattaglie, rende questa dieta non particolarmente costosa. Ma quali sono le difficoltà di questo regime alimentare? Non sempre è facile trovare la trippa verde, alcuni siti internet la vendono oppure bisogna disporre di un macellaio di fiducia. Inoltre, non tutti i cani e i gatti, nonostante la loro natura, riescono a digerire le ossa e possono andare incontro a fenomeni di diarrea. In certi casi si tratta di episodi temporanei in altri dimostrano una totale incapacità del soggetto a digerire le ossa. Non sono frequenti, ma neppure rari, casi di intestini di cani e gatti perforati da schegge di ossa non idonee. Per selezionare bene le materie prime da somministrare ai propri amici a quattro zame, ci si può rivolgere a gruppi di acquisto solidale Barf che acquistano grandi quantitativi di carne dei tagli più economici e introvabili, a prezzi scontati. È opportuno anche dotarsi di un congelatore a pozzetto soprattutto se si hanno diversi animali o cani di taglia grande.
Paleo dieta no a cereali e latticini
Studi compiuti sull’anatomia canina e felina e sul loro patrimonio enzimatico hanno evidenziato che cane e gatto sono nati predatori e, nonostante l’evoluzione, continuano a essere dotati di quell’aspetto e struttura tipica dei predatori. Quindi devono nutrirsi di proteine, grassi e niente cereali né latticini. Questo non significa zero carboidrati, ma solo una quota minima assicurata da frutta e soprattutto verdura fresca. Fin qui tutto molto simile alla Barf se non fosse che le ossa polpose non sono contemplate, ma vengono sostituite da appositi integratori (farina d’ossa o guscio d’uovo bio polverizzato) che, in un certo senso, assicurano un’adeguata quota di calcio e altri sali, senza il rischio già menzionato di perforazione dell’intestino in caso di consumo di ossa non idonee. La parola integratori però non deve far storcere il naso ai puristi della naturalità: la Paleo dieta suggerisce, dove possibile, l’impiego di integratori naturali come erbe aromatiche (rosmarino, prezzemolo, timo, malva, maggiorana), spezie (curry, curcuma) fino ad approdare al miele integrale bio dalle spiccate proprietà antibiotiche naturali. La carne, inoltre, può essere somministrata cotta o cruda (tranne il maiale: sempre cotto) a patto di congelarla e tenerla in freezer per almeno 96 ore così da ridurre il numero di parassiti eventualmente presenti. La Paleo è una dieta naturale, facile da mettere in pratica, completa e solitamente gradita e ben tollerata dal cane (e dal gatto). Questo tipo di alimentazione, oltre a fornire tutti gli elementi nutritivi indispensabili, permette all’organismo di cane e gatto di idratarsi adeguatamente. La dieta Paleo, pur nella sua semplicità, per essere veramente equilibrata deve essere approntata da un veterinario esperto in nutrizione naturale. Evitate quindi il fai-da-te e le improvvisazioni perché possono essere anche molto dannose.
Se si opta per una dieta vegan
Aver attuato una scelta vegana o vegetariana per se stessi porta spesso a vivere come conflittuale il fatto di possedere un cane o un micio. La scelta vegana etica è, infatti, dettata dalla volontà di non voler sacrificare e far soffrire altri esseri viventi in nome dei propri desideri. Ma allora come si può fare con gli amici pelosi che sono, nella fattispecie, carnivori a tutti gli effetti? Esistono crocchette vegan che sembrano essere in grado di fornire agli animali di casa il giusto apporto proteico derivante, ad esempio, dai legumi. Per il resto sono in tutto e per tutto simili a quelle tradizionali. Per esempio, quelle dedicate ai gatti, contengono una buona quantità di taurina (come la versione convenzionale) in quanto per il gatto questa sostanza è indispensabile dato che la sua carenza può portare alla cecità e alla morte. Quelle per i cani sono integrate con vitamina A e calcio per le ossa e il buon funzionamento di tutti gli organi. Le crocchette vegan sono molto curate nei valori nutrizionali, sono equilibrate, non sono testate su animali in nessuna delle fasi che vanno dalla ricerca alla produzione. Tuttavia alcuni veterinari e ricercatori avvertono di potenziali carenze nutrizionali dovute al fatto che possono non essere ben assimilate da cani e gatti. Occorre quindi tenere sotto controllo, forse anche con maggiore frequenza, la salute di fido e micio con degli esami del sangue specifici. E alla minima avvisaglia di comportamenti strani o sintomi di malessere correre subito dal veterinario.
Con il contributo della dottoressa Silvia Cattani, medico veterinario esperta in alimentazione naturale.
Due libri per voi:
Un menù da cani di Giacomo Biagi
Un menù da gatti di Giacomo Biagi
Salva