Menu a più portate, ricette preparate con cura, atmosfere ricche di colori e profumi fanno parte integrante dei rituali delle feste di fine anno. Una situazione privilegiata che spesso viene a mancare nei normali periodi lavorativi, quando l'incalzare del tempo sembra divorare molte possibilità. I primi a farne le spese sono i pasti. Pranzi consumati frettolosamente, nell'intervallo del lavoro, cene veloci, davanti al televisore, spesso con la famiglia sparpagliata per la difficoltà a sincronizzare gli orari, bambini che vanno e vengono da tavola, svogliati, già sazi per i molti fuori pasto consumati: scene all'ordine del giorno. Gli esperti del comportamento alimentare parlano di "destrutturazione del desco". Un fenomeno comune a tutti i Paesi industrializzati che contribuisce all'aumento dei disturbi del comportamento alimentare e del sovrappeso.
Curare tutti i giorni l'allestimento della tavola
Ritrovare una dimensione dei pasti più rilassata e partecipe è d'aiuto per recuperare l'equilibrio e questi giorni di festa rappresentano una buona opportunità. Più che la quantità delle portate e delle pietanze previste, o le ore passate a tavola e in cucina, improponibili nella quotidianità, a ispirarci dovrebbe essere l'attenzione dedicata alla scelta degli ingredienti e delle loro combinazioni, il piacere di allestire la tavola e di mangiare insieme. Per i bambini la cucina e la tavola apparecchiata fra le mura domestiche sono una vera e propria scuola. L'esempio e l'esperienza pratica, infatti, contano più di qualsiasi lezione di educazione alimentare. Meglio, quindi, iniziare al più presto a coinvolgerli in tutte le fasi della preparazione e del consumo dei pasti, creando con il loro aiuto regole e rituali da condividere con tutti i membri della famiglia.
La buona tavola
Ecco qualche suggerimento per coinvolgere e appagare tutti e 5 i sensi durante i pasti, regola fondamentale per modulare l'assunzione del cibo e digerire bene.
Udito: dosate sapientemente i rumori
Rumori eccessivi e televisione accesa attenuano le percezoni olvattive e gustative, impedendo di percepire a pieno il sapore dei cibi, e rischiano di inattivare i segnali di sazietà.
Vista: una tavola colorata
L'aspetto del cibo ha una grande influenza, soprattutto per i bambini. Spesso basta presentare loro un colore imprevisto per determinare drastici rifiuti. Coinvolgerli negli allestimenti delle pietanze e della tavola aiuta a superare i pregiudizi. Ortaggi e frutta sono indubbiamente gli ingredienti più decorativi. La loro grande varietà di colori corrisponde alla presenza di pigmenti naturali dotati di diversi effetti sulla salute.
Olfatto: usate solo aromi naturali
Gli aromi, ancor più dei sapori, rappresentano una traccia importante per guidarci nella scelta degli alimenti a cui imprimono un carattere preciso che il nostro istinto riconosce anche a distanza di molto tempo. Meglio evitare tutti i cibi contenenti aromi artificiali, diffusi soprattutto nei dolci, che alterano la sensibilità dell'olfatto, e usare invece piccole quantità di erbe aromatiche e spezie. Cuocere con poca acqua, a pentola coperta, conserva l'intensità dei profumi.
Gusto: sapori delicati
Analogamente a quanto succede per gli odori, anche sapori troppo intensi diminuiscono progressivamente la sensibilità del gusto, con il risultato che per percepirli occorre aumentare le dosi. Meglio quindi usarli con parsimonia. I gluttammati, insaporitori usati nei prodotti industriali, tendono a stimolare l'appetito, anattivando i segnali di sazietà.
Tatto: tante consistenze diverse
Mangiando vengono messi in gioco i sensibilissimi recettori tattili presenti nella bocca, capaci di registrare la consistenza del cibo. Gli alimenti croccanti stimolano la secrezione salivare, quelli morbidi, come creme e budini, hanno un effetto rilassante.