Gonfiore addominale
Pancia gonfia: cause, prevenzione e rimedi

pancia gonfia
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Nel delicato equilibrio tra i diversi batteri che abitano il nostro intestino risiede il segreto di un corpo energico e in salute. Quando infatti avvertiamo dolore, gonfiore e fastidi all’addome ci sentiamo scarichi e avvolti da una grande stanchezza. Qualche consiglio per riportare la pace nel nostro centro vitale e ritrovarci così più attivi e di buonumore

La pancia gonfia è uno dei fastidi che noi donne lamentiamo più frequentemente. Anche se magre e in forma, appena l’addome si distende diventiamo più nervose e ci sentiamo a disagio con noi stesse. Da dove viene quest’aria? E, soprattutto, come evitare di arrivare nella situazione “addome a palloncino”? I motivi che ci portano ad avere questi fastidi sono diversi e non sempre facili da diagnosticare.

Le ragioni del gonfiore

Spesso tendiamo a mangiare in fretta, mastichiamo poco e parliamo molto, e questo porta a ingerire aria. Poi c’è il problema delle fibre: troppe o troppo poche? Se sono poche predomina la stitichezza ma se sono troppe, e soprattutto non accompagnate da una giusta quantità d’acqua, compare ugualmente il gonfiore addominale. Sempre più persone, inoltre, soffrono d’intolleranza o sensibilità al lattosio e al glutine e queste due condizioni, se trascurate, portano sicuramente a problemi intestinali. La gluten sensitivity, ad esempio, è un disturbo ormai molto diffuso, difficile da diagnosticare perché non ha marcatori specifici come, invece, accade per la celiachia. In chi ne è affetto si verifica una costante infiammazione intestinale in seguito all’ingestione di glutine, con sintomi che possono coinvolgere anche l’intero organismo. Altri elementi che possono dare problemi di gonfiore alla pancia sono i lieviti. A chi non è mai capitato dopo aver mangiato una bella pizza o focaccia di dover allentare di un buco la cintura dei pantaloni? Spesso la causa non sono i lieviti di per sé quanto una lievitazione fatta male, troppo veloce, che non ha dato tempo ai microrganismi di rendere più digeribile l’impasto.

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L’importanza del microbiota

Quando la pancia è gonfia si può avvertire anche una generale mancanza d’energia che noi comunemente definiamo stanchezza. La causa? Un’alterazione del microbiota intestinale, cioè una disbiosi. Cos’è il microbiota intestinale? Sono gli oltre mille miliardi di batteri, virus, funghi e protozoi - con il peso totale di circa un chilogrammo e mezzo - che, comunicando tra loro, agiscono come se fossero un unico organismo e svolgono funzioni importanti per la salute. Il complesso ecosistema del microbiota intestinale varia per tutta la vita. Nasciamo con un assetto microbiotico veicolato dalla mamma durante il parto naturale e l’allattamento e questo verrà poi continuamente modellato da una serie di fattori: nel corso della vita il 40% del microbiota rimane stabile e caratteristico per ognuno, mentre il 60% subisce variazioni transitorie. Influiscono fattori come l’invecchiamento, un’alimentazione carente di frutta e verdura o particolarmente ricca di zuccheri, l’abuso di cibi industriali, l’assunzione di farmaci; incide molto anche lo stress. Il microbiota viene oggi definito come un organo endocrino aggiuntivo. In condizioni d’equilibrio, riesce a produrre metaboliti utili alla promozione della salute. I batteri ‘buoni’ contrastano la proliferazione dei patogeni, regolano l’assorbimento dei nutrienti e la produzione di alcune vitamine. In presenza di una flora batterica alterata, disbiosi, si instaura uno stato infiammatorio che coinvolge l’intero organismo, con problemi legati anche all’umore, alla regolazione del peso e al sistema immunitario.

Come riportare l’equilibrio

Tutti i cibi fermentati, i legumi, i cereali integrali, la frutta e la verdura sono benefici per il microbiota. Così come le cosiddette fibre prebiotiche che servono da carburante per i “batteri amici” e sono abbondanti in tutti gli alimenti vegetali e nei cereali non raffinati. Fondamentale è anche svolgere un’attività fisica regolare che, oltre ai tanti benefici sulla salute, ha anche il merito di mantenere tonici i muscoli addominali, riducendo così stitichezza e meteorismo. 

Un aiuto dai cibi fermentati 

Perché i cibi fermentati sono utili per migliorare l’equilibrio e la salute della pancia? Sono più digeribili rispetto ai cibi di partenza, hanno una maggiore disponibilità di vitamine e il loro consumo abituale aiuta i batteri “buoni” dell’intestino a tenere sotto controllo fermentazioni nocive e lo sviluppo di eventuali ceppi batterici non graditi. Scopriamo quelli più attivi e reperibili anche nei nostri supermercati.

KEFIR
È un latte fermentato di origine caucasica, ottenuto ad opera dei grani di kefir, formati da zuccheri e colonie di batteri e lieviti. A seconda delle diverse modalità di fermentazione, può avere un piccolo contenuto di anidride carbonica e di alcol dovuto ai processi fermentativi dei lieviti. Quello prodotto a livello industriale è un po’ più povero dal punto di vista nutrizionale e generalmente è privo di alcol.

TEMPEH
Sono semi di soia gialla cotti e fermentati mediante le spore del fungo Rhizopus Oligosporus. Ha un buon valore proteico e ottima digeribilità, senza dare il gonfiore tipico dei legumi.

CRAUTI
Sono una preparazione a base di cavolo cappuccio sottoposto a fermentazione lattica controllata con aggiunta di sale, pepe e aromi. I crauti favoriscono la digestione e arricchiscono la flora intestinale.

KIMCHI
È una preparazione coreana a base generalmente di cavolo cinese e daikon. A distinguere il kimchi dalle altre verdure fermentate sono i condimenti e le spezie addizionati durante la preparazione.

TÈ KOMBUCHA
È una bevanda fermentata a base di tè e una coltura di batteri.

VERDURE LATTOFERMENTATE
Un eccezionale cibo-medicina per il nostro intestino, che si può preparare in casa.

 

Letture consigliate

Vi segnaliamo il libro Il microbiota di Bruno Brigo: un libro che si rivolge a chi ama stare bene e ancora non sa che il benessere deriva spesso dal proprio equilibrio intestinale.

 

Pancia gonfia: cause, prevenzione e rimedi - Ultima modifica: 2024-06-13T15:52:45+02:00 da Sabina Tavolieri

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