Nello sport, la zona indica quello stato di grazia fisico e psichico in cui si trova un atleta quando raggiunge risultati eccellenti. Nel 1995, il biochimico americano Barry Sears ha fatto suo questo termine, presentando nel libro "The Zone" il suo metodo dietetico. Arrivata in Italia nel '97 e inizialmente diffusa solo nel mondo sportivo, la Zona in dieci anni ha allargato i suoi consensi, destando, tuttavia, anche numerose critiche. Va detto che la Zona è presentata dal suo autore come un vero e proprio stile di vita. Che, attraverso la dieta ma non solo, mira da una parte a prevenire le malattie più diffuse in Occidente e dall'altra a garantire uno stato ottimale di salute. Il segreto starebbe nel controllo delle secrezioni ormonali, in particolare quello dell'insulina e degli eicosanoidi. L'insulina ha il compito di riportare alla normalità i valori di glicemia dopo i pasti: più si limita la sua produzione e meno si ingrassa. Gli eicosanoidi formano una grande famiglia, con diversi effetti sulla salute. Per ottenere il controllo ormonale auspicato, la Zona si sviluppa su quattro pilastri: la dieta, l'utilizzo di integratori, l'attività fisica, la gestione dello stress.
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