“Non mangiare nulla che tua nonna non riconoscerebbe come cibo”: in questa frase di Michael Pollan è racchiusa la filosofia alla base di questo bel decalogo proposto in questi giorni dall’associazione ambientalista Greenpeace. L’intenzione è quella di riunire in 10 punti i consigli di sana alimentazione con la sostenibilità ambientale. Scoprendo che le regole del mangiarsano sono anche in sintonia con il pianeta.
Come sottolinea Greenpeace, il sistema alimentare è responsabile di circa un quarto delle emissioni di gas serra e questo peso è in particolare da attribuire alle diete più diffuse nei paesi ricchi, in cui è presente un elevato consumo di prodotti di origine animale e cibi ultra-processati.
Qui potete scaricare il documento che segue il consumatore già dal momento dell’acquisto delle varie classi di alimenti. Come aumentare verdure e proteine vegetali, ridurre prodotti di origine animale (ma quei pochi, buoni e genuini), contenere al minimo gli imballaggi e la strada percorsa dal cibo. Oppure di scegliere sempre stagionale e locale, preferendo il biologico quando possibile. Segnalando anche cosa è meglio lasciare sugli scaffali del super.
Insomma, un decalogo da conoscere e da condividere. Un solo appunto: laddove si sconsiglia il consumo della frutta tropicale coltivata dall’altra parte del globo, forse bisognava anche aggiungere che quella cresciuta in Italia – come i fantastici, nonché biologici, avocado e mango siciliani – è ok!