Diete e dintorni
Addio chili delle feste con il digiuno intermittente?

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Con l’anno nuovo il punto vita si è allargato e avete zero voglia di mettervi a dieta? Se i chili sono pochi, e non avete problemi di salute, potete provare per qualche settimana a ridurre il tempo giornaliero dedicato ai pasti. Secondo uno studio spagnolo appena pubblicato sul digiuno intermittente, l’approccio più efficace per il metabolismo non prevede la cena

Un po’ per i vestiti che sembrano improvvisamente più attillati, un po’ per ritrovare un senso di benessere. All’inizio del nuovo anno è facile sentirsi con poca energia per riprendere i ritmi lavorativi. Tuttavia, anche se poca, conviene utilizzare questa energia per sbarazzarsi quanto prima dell’eventuale peso acquistato durante il periodo natalizio (autunno compreso).

In questi ultimi anni, l’approccio del cosiddetto digiuno intermittente per tante persone si è rivelato più facile da seguire rispetto alle classiche diete ipocaloriche, che spesso risultano difficili da mantenere a lungo termine. Sebbene, va detto, l’efficacia del digiuno intermittente non risulti superiore alle diete ipocaloriche.

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Tuttavia, piace molto questa strategia nutrizionale che prevede durante la giornata una finestra ridotta di tempo nella quale consumare tutti i pasti. E proprio in questi giorni è stato pubblicato su Nature Medicine un interessante studio che ha approfondito gli effetti di tre tipi di digiuno intermittente, a seconda dell’orario scelto. Scoprendo che anche la scelta della “finestra” può servire per dimagrire.

La ricerca, in breve

Lo studio, condotto da un team di ricercatori delle università spagnole di Granada e Navarra, ha analizzato gli effetti di tre diverse strategie di digiuno intermittente su circa 200 partecipanti sovrappeso o obesi, con un’età compresa tra i 30 e i 60 anni. I partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi in modo casuale. Il primo ha seguito un “early fasting”, con un consumo alimentare limitato tra le nove e le cinque del pomeriggio. Il secondo gruppo “late fasting” aveva una finestra alimentare tra le due del pomeriggio e le dieci di sera. Nel terzo gruppo “self-selected fasting”, i partecipanti sceglievano liberamente un intervallo di 8 ore per mangiare. Il quarto gruppo era soltanto di controllo, nel quale i volontari hanno seguito un programma educativo su dieta mediterranea e stile di vita sano ma senza modificare gli orari dei pasti. Tutti i partecipanti hanno seguito il protocollo per 12 settimane, durante le quali sono state monitorate la perdita di peso, la riduzione del grasso addominale e la regolazione della glicemia.

Gli effetti su glicemia e peso

Secondo gli autori dello studio, i risultati sono stati significativi e hanno messo in luce alcuni aspetti interessanti, in particolare del digiuno intermittente che prevedeva i pasti dalle nove al cinque del pomeriggio (early fasting). I partecipanti a questo gruppo hanno ottenuto la maggiore riduzione di grasso sottocutaneo addominale rispetto agli altri gruppi, evidenziando un potenziale specifico per contrastare il grasso che non fa allacciare i pantaloni. Inoltre, sempre questo gruppo ha registrato miglioramenti dei livelli di glucosio a digiuno e della glicemia notturna, grazie al fatto che durante la notte il corpo ha avuto più tempo per elaborare i nutrienti. I ricercatori attribuiscono questi benefici alla capacità del digiuno della prima parte del giorno di sincronizzarsi meglio con i ritmi biologici del corpo. Mangiare troppo tardi o in modo irregolare, infatti, può alterare questi ritmi e aumentare il rischio di obesità e disturbi metabolici.

Infine, riguardo al dimagrimento non sono emerse particolari differenze: nelle 12 settimane tutti i gruppi del digiuno hanno perso in media 3-4 kg rispetto al gruppo di controllo. Ovvero una perdita di peso graduale di circa 300 g a settimana che certo non stressa l’organismo.

Una strategia promettente?

Uno degli aspetti più incoraggianti dello studio, secondo gli autori, è stata l’alta adesione dei partecipanti al protocollo. Nessuno dei gruppi ha riportato eventi avversi significativi, confermando che il digiuno intermittente, se ben fatto e con la guida di un esperto, può diventare una strategia sicura e ben tollerata. Per chi è stufo delle diete può rappresentare un approccio pratico per perdere peso e migliorare la salute metabolica senza dover ricorrere a restrizioni caloriche mal tollerate.

 

Addio chili delle feste con il digiuno intermittente? - Ultima modifica: 2025-01-17T08:00:56+01:00 da Barbara Asprea

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