“Ogni tanto faccio pulizia eliminando per qualche giorno caffeina, latte e derivati e glutine» ha dichiarato la bionda attrice americana Gwyneth Paltrow, ma anche altri personaggi dello spettacolo come Russel Crowe o Victoria Beckham che pur non essendo celiaci hanno adottato regimi dietetici che escludono il glutine. E in effetti, a partire dalle star nella popolazione Usa l’adozione della dieta gluten free sembra stia diventando sempre più popolare. Tra il 2004 e il 2008 il mercato è cresciuto del 28% ogni anno raggiungendo nel 2010 ben 1,6 miliardi di dollari in vendite al dettaglio, con la previsione di toccare i 2,6 miliardi di dollari a fine 2012. Recentemente, in quella che sembrerebbe una moda dietetica si è inserito il discorso della gluten sensitivity, una nuova identità clinica che dal 2011 è stata inclusa nello spettro delle reazioni alimentari avverse al glutine insieme all’allergia al frumento, all’atassia da glutine, la dermatite erpetiforme fino alla ben più nota celiachia. Solo negli Stati Uniti, ben 17 milioni di americani si riterrebbero sensibili al glutine e tra il 15 e il 25 per cento chiederebbe alimenti gluten free. Basta dare un’occhiata ai giornali per capire che anche in Italia si sta diffondendo la stessa tendenza. Da chi segue una dieta senza glutine pensando che faccia dimagrire a chi si autodiagnostica la sensibilità al glutine. A volte quando si parla di dieta senza glutine in realtà qualcuno potrebbe voler intendere alle diete che escludono i cereali. E in effetti, in questi ultimi anni si è assistito a un rilancio delle diete nelle quali la quota di carboidrati viene drasticamente ridotta (cosiddette low carb). E probabilmente, c’è anche chi - più o meno in buona fede – ritiene erroneamente che eliminare il glutine sia efficace per sgonfiarsi e perdere peso. Poi ci sono, in effetti, delle persone che hanno delle reazioni avverse al glutine. In questi casi, il suggerimento potrebbe essere quella di seguire una dieta aglutinata per una settimana o poco più: ne trovate un esempio in un menu settimanale light dal quale è tratta questa ricetta con la quinoa. Ma potete trovare tante ricette gustose anche nell'apposita sezione gluten free del sito. Se dopo qualche giorno di dieta si avvertono notevoli miglioramenti dello stato di salute generale (spariscono, ad esempio, i fastidi gastrointestinali), sarà meglio recarsi dal proprio medico di fiducia o da una specialista, per escludere o, al contrario, accertare le varie problematiche scatenate dal glutine.
ah, questo articolo cade a fagiolo. proprio domani vado a fare gli esami del sangue. sono sicura di non essere celiaca ( avrei ben altri sintomi e malesseri), ma per esperienza personale so che eliminando il glutine sto molto meglio. il punto è: fino a che punto può essere “suggestione”?: nel senso che mi vedo meno gonfia, con meno eruzioni cutanee, più in salute insomma… può essere a causa, come diceva lei, di tutto questo attacco mediatico che ci viene proposto quasi giornalmente? ( ps, io per ora faccio parte di quelli che se la sono autodiagnosticata l’intolleranza ) 🙂
Cara Chiara, più che la suggestione bisognerebbe capire se i suoi sintomi sono collegati proprio al glutine dei cereali o a un altro tipo di sostanza nutritiva. Le consiglio di riferire bene tutti i suoi sintomi al suo medico di fiducia e, semmai, di scrivere ogni volta che non si sente bene la composizione del pasto precedente. Allo scopo, così, di individuare più facilmente gli alimenti più “sospetti”. Alla prossima e auguri per gli esami!
buona idea, terrò un diario dei sintomi legati al cibo.
grazie come al solito per la rapidissima risposta.
buona giornata
Io ho vari sintomi, mi palpita il cuore, si sbianca la lingua, ho i giramenti di testa.. Ma, la mia domanda é… Come si scopre l’ intolleranza all alimento? Oltre a dissociare gli alimenti?
La mia dermatologa mi ha detto che nn ci sono i veri test affidabili, come anche per esempio quello del prellievo del sangue. Ma che cmq esiste solo un laboratorio a Bologna alll’avanguardia x fare questo tipo di test, che gli altri usano le tecniche diverse… Nn ci ho capito un granche, xció, vorrei chiederlo a Lei.
Cosa mi consiglia di fare, che tipo di test x capire che intolleranze ho?(nn mi riferisco ai test alimentari x le allergie), esiste anche il test del capello, addirittura in qualche farmacia ti prelevano la saliva x un test del DNA x sapere tutte le tue intolleranze…
Grazie x la risposta
Gentile Giulia, il consiglio migliore che mi sento di darle è quello di affidarsi a uno specialista di sua fiducia, talvolta basta già un diario alimentare ben fatto per individuare i cibi che ci provocano reazioni avverse. In effetti, ci sono test in giro che non hanno una validazione scientifica. Per questo le conviene farsi seguire da persone competenti.