Quanto influisce sulle nostre scelte leggere quante calorie contengono i piatti che stiamo per ordinare? Se da noi è molto raro trovare queste indicazioni sui menu - per lo più succede nei fast food - in Australia in alcune regioni è addirittura obbligatorio, specie per le catene di locali. E così alcuni universitari australiani hanno analizzato in una meta-analisi, che sarà pubblicata sul Journal of Retailing, i risultati di ben 186 studi sull'effetto esercitato sui consumatori della visualizzazione delle calorie nei menu e 41 studi su questo effetto esercitato sui grossisti alimentari.
Le donne e chi è in sovrappeso sono i più attenti
In media si è appurato che in media, la lettura delle calorie ha favorito una riduzione di 27 calorie per pasto nel consumatore medio e di 15 calorie per gli esercenti. L'impatto è stato maggiore sulle donne, con una riduzione di 60 calorie a pasto, e sulle persone in sovrappeso, con una riduzione di 83 calorie a pasto. Cifre non enormi che però, specie per chi mangia quotidianamente fuori casa, nel tempo possono influire sul peso. Ovviamente per mantenersi in salute non basta controllare le calorie ma servono abitudini di vita salutari e così via.
Tuttavia - e non parlo certo dei ristoranti di lusso - essere messi a conoscenza se quello che stiamo per ordinare, magari durante la pausa pranzo al bar, è una bomba calorica oppure no, penso sia certamente un’informazione che sarebbe giusto ricevere. E che ci aiuterebbe a valutare la qualità di una pietanza. In fondo, noi siamo quello che mangiamo e gli alimenti diventano una parte di noi. Non sarebbe perciò giusto che fossimo noi a decidere cosa vogliamo nel piatto? Per fortuna, almeno questo bisogno di trasparenza viene pienamente soddisfatto sulle nostre ricette pubblicate su Cucina Naturale, dove oltre alla lista degli ingredienti sono scritte le calorie indicative per porzione. Così mi piace!
