Definita killer silenzioso per l'assenza di sintomi, l’ipertensione colpisce ben 1,28 miliardi di adulti nel mondo ed è una delle principali cause di morte prematura nonché noto fattore di rischio per molti problemi di salute come ictus, infarto, insufficienza cardiaca o danni renali. Tutte conseguenze che è possibile eliminare o ridurre fortemente se viene prevenuta o tenuta sotto controllo. Per riuscirci al meglio in genere alla terapia farmacologica (quando necessaria) si affiancano anche l’alimentazione e l’attività fisica (vedi questo post su sette consigli facili per ridurre la pressione alta). Ma mentre tutti ormai sanno che per prevenire l’ipertensione è importante non essere sovrappeso o mangiare con troppo sale, i consigli sull’attività fisica sono meno conosciuti.
Semplificando al massimo, l'esercizio fisico regolare può rafforzare il cuore, riducendo così lo sforzo necessario per pompare il sangue nel corpo. Con l’effetto di diminuire la forza esercitata sulle arterie e riducendo così la pressione arteriosa. La buona notizia è che basterebbero già pochi minuti al giorno di un’attività faticosa per avere dei giovamenti sulla pressione, come sostiene questo studio appena pubblicato sulla rivista Circulation, della prestigiosa American Heart Association, condotto da un team internazionale guidato dall'Università di Sydney e dallo University College London (UCL).
La ricerca, in breve
I ricercatori hanno analizzato i dati di 14.761 volontari per capire come i diversi tipi di attività fisica durante la giornata fossero associati alla pressione sanguigna. Per valutarlo a ogni partecipante è stato chiesto di indossare un particolare apparecchio (accelerometro) in grado di misurare nelle 24 ore sia il tipo di movimento che la pressione sanguigna.
L’attività quotidiana è stata suddivisa in sei categorie: sonno, comportamento sedentario (stare seduti), camminata lenta, camminata veloce, stare in piedi, attività più intensa (come correre o fare le scale). Il team ha modellato statisticamente cosa sarebbe accaduto se i partecipanti avessero modificato la quantità di ogni comportamento di una categoria con un altro, stimando così l’effetto sulla pressione sanguigna per ogni scenario.
È stato stimato che già cinque minuti in più di attività vigorosa al giorno potrebbero ridurre la pressione sanguigna. In particolare, sostituire i comportamenti sedentari con 20-27 minuti di esercizio al giorno, inclusi camminare in salita, salire delle scale, correre e andare in bicicletta a ritmo sostenuto, potrebbero portare a una riduzione clinicamente significativa della pressione sanguigna, riducendo le malattie cardiovascolari fino al 28%. La dottoressa Jo Blodgett, prima autrice dello studio, ha affermato: "La scoperta che bastano solo cinque minuti di esercizio extra al giorno per ottenere riduzioni misurabili della pressione sanguigna sottolinea quanto possano risultare potenti brevi episodi di movimento a intensità più elevata per la gestione dell’ipertensione."
Non serve la palestra
Prosegue la dottoressa: “La buona notizia è che, indipendentemente dalle capacità fisiche, non ci vuole molto per avere un effetto positivo sulla pressione sanguigna. Ciò che rende unica la nostra variabile dell’esercizio è che include tutte le attività comuni, come correre per prendere un autobus o una breve commissione in bicicletta, molte delle quali possono essere integrate nella routine quotidiana."
Insomma, secondo quanto emerge da questa ricerca, rispetto a forme di movimento più blande come camminare – che è comunque sempre preferibile alla sedentarietà - è proprio l’intensità dell’esercizio che allenando il sistema cardiovascolare farebbe la differenza per ridurre la pressione sanguigna.