Chi lo conosce lo ama. Il problema è che molti ancora non lo conoscono. O meglio, lo vedono sui banchi del mercato però lo lasciano lì. Tutta colpa probabilmente di un aspetto non proprio invitante, che forse ricorda un’alimentazione contadina povera a base di rape e simili. Un vero peccato perché la sua polpa candida e consistente è molto versatile in cucina e può entrare in tante ricette. Zuppe, contorni in padella, purè, fino alle cotolette panate al forno, molto apprezzate da chi segue una dieta senza carne. E in effetti questo ortaggio è in genere apprezzato da chi segue una dieta plant-based per via del suo contenuto proteico: la porzione consigliata di 200 grammi fornisce quasi 4 grammi di proteine. Ma non solo.
- Ricco di fibre
Il sedano rapa è una fonte notevole di fibre alimentari: con circa 6 grammi per porzione (da 200 grammi), grazie a un’azione prebiotica promuove l’equilibrio del microbiota intestinale, tanto importante con l’arrivo del freddo per la sua azione sulle difese immunitarie. Inoltre la frazione di fibra insolubile è utile per il controllo del colesterolo e della glicemia perché questo tipo di fibre, formando un composto viscoso, rallenta l'assorbimento di zuccheri e grassi. Infine, le fibre contribuiscono alla sensazione di sazietà, un vantaggio per chi desidera controllare l'apporto calorico e mantenere un peso equilibrato.
- Amico delle ossa
Il sedano rapa è particolarmente ricco di vitamina K, una vitamina indispensabile per la coagulazione del sangue ma anche fondamentale per la salute delle ossa. Più studi scientifici hanno messo in luce il suo ruolo preventivo per le fratture ossee nelle persone più a rischio, come le donne post-menopausa. Tuttavia va detto che questa vitamina esiste in più forme: la K1 è quella presente nei vegetali e al momento si sta studiando quale forma risulti la più efficace. Ma a parte ciò la vitamina K, anche quella “verde”, lavora in sinergia con il calcio per mantenere la densità minerale dell’osso, riducendo il rischio di osteoporosi e migliorando la stabilità ossea. Un consumo regolare di sedano rapa e di ortaggi verdi (vedi il post dedicato: ecco perché alle donne serve mangiare verde) può quindi rivelarsi un valido supporto per chi è attento alla salute dello scheletro.
- Una ricarica di minerali
Tra i minerali presenti nel sedano rapa, spicca il potassio, un elemento chiave per la salute cardiovascolare. Una porzione fornisce circa 600 mg di potassio, che favorisce il controllo della pressione sanguigna riducendo l’effetto del sodio. Inoltre anche magnesio, calcio e fosforo, che contribuiscono a bilanciare l’equilibrio elettrolitico e a sostenere la salute muscolare e nervosa. E poi oligoelementi quali rame, zinco, manganese…
- Effetti antiossidanti
Il sedano rapa contiene anche antiossidanti come i polifenoli, dall’azione antinfiammatoria e protettiva. Inoltre, ancora di più se mangiato crudo in insalata o cotto brevemente, aiuta ad arrivare al fabbisogno quotidiano di vitamina C, che agisce come antiossidante e aiuta le difese immunitario. Tra l’altro questa vitamina stimola la produzione di collagene, essenziale per la salute della pelle. Consumare sedano rapa può quindi aiutare a mantenere la pelle elastica e a favorire la riparazione dei tessuti messi a dura prova soprattutto nei mesi freddi.
- Aiuta a ridurre l’impatto glicemico
Grazie alla sua consistenza densa, il sedano rapa può rappresentare una valida alternativa alle patate in molte ricette, contribuendo a ridurre l'impatto sulla glicemia di svariate pietanze. Questo significa che può aiutare a evitare i picchi di glicemia, offrendo una scelta più adatta per chi cerca di stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue. In effetti, anche da cotto il suo carico glicemico per porzione (ossia la relazione tra l’indice glicemico e la quantità di carboidrati nella dose consumata) è basso. In cucina può sostituire parzialmente o totalmente le patate in preparazioni come purè, vellutate di verdura, sformati e persino chips al forno. Riducendo amidi e calorie ma aumentando fibre e sapore. Mica male, no?