Dopo i cinquant'anni, le donne che seguono una dieta ricca di proteine provenienti dalla carne potrebbero essere a più alto rischio di insufficienza cardiaca. Almeno così risulterebbe dai primi risultati di una ricerca presentata durante il congresso dell'American Heart Association. I ricercatori hanno valutato la dieta quotidiana riferita da quasi 104mila donne di età compresa tra i 50 e i 79 anni, dal 1993 al 1998. Tra queste, ben 1.711 donne hanno sviluppato una forma di insufficienza cardiaca nel corso di questo periodo e la percentuale di casi si è riscontrata in quelle donne il cui consumo di carne era significativamente più elevato rispetto alle altre. Tra l'altro, nelle donne che hanno invece preferito una maggiore quantità di proteine vegetali si sono verificati meno casi di insufficienza cardiaca. "L'assunzione di proteine vegetali sembra essere protettivo, anche se ulteriori studi sono necessari per esplorare ulteriormente questa associazione", ha infatti confermato Mohamad Firas Barbour, autore dello studio della Brown University, nello stato di Rhode Island. Concludendo, può essere utile ricordare quale dieta "salvacuore" raccomandi l'American Heart Association. Un modello alimentare basato su frutta, verdura, cereali integrali, latticini a basso contenuto di grassi, pollame, pesce e frutta a guscio (ossia noci & Co.), con un consumo limitato di carne rossa, di alimenti zuccherati e di bevande. E, a chi non è vegetariano, consiglia di scegliere carni magre e pollame senza pelle, di mangiare pesce almeno due volte a settimana, preferendo pesci ad alto contenuto di acidi grassi omega 3 come il salmone, la trota o le aringhe.
Concludo perciò con una gustosa ricetta tutta vegetale dedicata a una delle migliori fonti vegetali di proteine, ossia i legumi, completati dal salutare riso rosso integrale.