Di stagione
Un agrume al giorno leva il medico di torno?

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Protagonisti dell’inverno, arance, mandarini & Co. sono ancora al massimo del sapore e in più offrono svariati benefici che li rendono un alleato prezioso per la salute. Ecco tre buoni motivi per ricordarsi di aggiungerli a tavola ogni giorno, o quasi…

1. Raffreddori più brevi
È la caratteristica che tutti conoscono: tutti gli agrumi hanno un elevato contenuto di vitamina C, un nutriente essenziale che non possiamo produrre da soli e che, tra i vari compiti, sostiene le difese immunitarie. In linea di massima, due arance medie dovrebbero già coprire abbondantemente i fabbisogni quotidiani. Questa vitamina è cruciale per la formazione delle cellule del sistema immunitario e per aiutarle a combattere le infezioni. Inoltre, contribuisce alla guarigione delle ferite e al mantenimento della salute di pelle, muscoli e vasi sanguigni. Anche se non possono prevenire il raffreddore, gli agrumi, se assunti regolarmente e non solo quando si è già ammalati (non sono un farmaco da banco!), possono aiutare il corpo a combatterlo più rapidamente.

2. Le arance rosse sono più anti-age
Le deliziose arance tarocco rosse, le moro o le sanguinello devono la loro colorazione rosso-violaceo agli antociani, pigmenti vegetali con proprietà antiossidanti, antinvecchiamento e utili per la microcircolazione sanguigna. Inoltre, sono molto ricche di altri composti antiossidanti come vitamina C, flavonoidi e flavoni. È interessante sapere che questa pigmentazione speciale si sviluppa solo in condizioni climatiche ideali, con forti escursioni termiche tra giorno e notte, proprio come accade nella piana di Catania in Sicilia, il “regno” delle arance rosse. Tra l’altro uno studio abbastanza recente pubblicato su Food Chemistry Advances ha scoperto che conservare le arance rosse a una temperatura tra i 4 °C e gli 11 °C non solo preserva la loro compattezza e dolcezza, ma aumenta anche il contenuto di antociani e antiossidanti, rendendole ancor più benefiche per la salute.
Il consiglio di tenerli al freddo vale comunque per tutti gli agrumi, per rallentare la degradazione della vitamina C. Ma è altrettanto importante non farle invecchiare, anche se tenute in frigorifero.

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3. Integri aiutano il metabolismo
Quando possibile sarebbe meglio mangiare gli agrumi interi, piuttosto che sotto forma di spremuta (nel caso, preferibilmente non filtrata). Solo in questo modo si riesce ad assumere anche le fibre, in particolare quelle solubili che hanno la caratteristica di assorbire l’acqua formando con gli altri alimenti una sorta di gel, di massa vischiosa che esercita degli effetti non solo locali ma anche a livello metabolico. È grazie a questo gel che si riducono i rialzi glicemici dopo i pasti o si controllano i livelli di colesterolo. E che dire della scorza degli agrumi? Per fortuna sempre più si trovano in commercio arance e limoni con la scorza edibile e converrebbe approfittarne. Sia nella parte esterna che quella interna, bianca e un po’ spugnosa chiamata albedo, si trovano numerose sostanze protettive, come flavonoidi e antociani (anche in questo caso il colore delle bucce può influire) e poi svariati oli essenziali dalle proprietà benefiche e, ovviamente, fibre solubili. Insomma, una grattugiata di scorza di limone, arancia, lime o altro, può aggiungere non solo sapore ai piatti, ma anche un apporto extra di composti benefici.

Un agrume al giorno leva il medico di torno? - Ultima modifica: 2025-01-28T11:52:50+01:00 da Barbara Asprea

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