Quando la ricerca scientifica si occupa delle uova, in genere lo fa per valutare se il loro consumo con gli anni può provocare delle conseguenze a livello cardiovascolare, visto l’apporto di colesterolo, unico neo di un alimento ricco di qualità. Tuttavia, anni fa aveva destato un certo effetto un lavoro pubblicato sul The American Journal of Clinical Nutrition, che da una parte aveva assolto le uova dal provocare danni alle arterie ma dall’altra aveva trovato un’associazione tra consumo di uova e diabete. Sebbene non riuscendo a spiegare il perché di questo rapporto.
E questa ricerca appena pubblicata sul British Journal of Nutrition, va proprio a inserirsi sul tema diabete e uova, con l’obiettivo di avere dati più certi. Per riuscirci, gli autori si sono studiati i dati di oltre 8500 persone, dai 18 anni in su, in un arco di tempo di 18 anni (1991-2009). Dati provenienti da un famosissimo studio cinese di popolazione “The China Health and Nutrition Survey” del quale si è parlato molto negli anni scorsi. L’analisi, condotta da ricercatori dell’University of South Australia in collaborazione con la China Medical University e la Qatar University, è stata la prima a valutare il consumo di uova in un ampio campione di adulti cinesi. Alla pari di quanto sta accadendo nei paesi occidentali, anche in Cina la presenza del diabete sta crescendo, complici i cambiamenti dietetici e l’abbandono delle tradizioni a tavola, diventando un’urgenza sanitaria. Tanto per dare un’idea dei numeri impressionanti, la prevalenza del diabete in Cina è dell’11%, superiore a quella della media globale che è dell'8,5%, con una conseguene spesa sanitaria annua di 109 miliardi di dollari.
Un consumo in aumento
Arrivando ai risultati, da detto subito che l’associazione tra uova e diabete di tipo 2 è stata confermata. Innanzitutto i ricercatori hanno scoperto che il consumo medio giornaliero di uova era raddoppiato, partendo da 16 grammi nel 1991, fino a 31 grammi nel 2009. Parlando di dati europei, in modo da evere un termine di paragone con le nostre abitudini, nello stesso periodo di tempo il consumo medio giornaliero di uova è stato di 33,65 grammi, quindi solo leggermente superiore. Tenendo presente che un uovo pesa in media 50 g, è perciò chiaro che la media indica un consumo inferiore di un uovo al giorno.
Più sale la quantità, più aumenta il rischio
Quali gli effetti su diabete? I ricercatori hanno rilevato che il maggiore consumo di uova a lungo termine (superiore a 38 grammi al giorno) ha aumentato il rischio di diabete tra gli adulti cinesi di circa il 25%. Ma coloro che mangiavano regolarmente un uovo o più al giorno (ossia dai 50 g di uova in su) presentavano un aumento del rischio di diabete del 60%. Da segnalare che questi effetti sono stati più pronunciati nelle donne rispetto agli uomini.
Secondo Ming Li, uno degli autori dello studio: “I risultati confermano che un maggiore consumo di uova è positivamente associato al rischio di diabete negli adulti cinesi. Ma sono necessarie ulteriori ricerche per individuare il rapporto di causa-effetto. E che per sconfiggere il diabete, sia necessario un approccio multiforme che non solo comprenda la ricerca, ma anche un chiaro insieme di linee guida per aiutare a informare e guidare il pubblico. Questo studio è un passo verso questo obiettivo".
A differenza dei paesi anglosassoni, noi italiani raramente mangiamo un uovo al giorno ma semmai le mettiamo a tavola 2-3 volte alla settimana, restando al di sotto delle medie indicate nella ricerca. Tuttavia, in attesa di saperne di più, chi ama molto le uova ed ha la glicemia fuori controllo, forse è meglio che faccia due chiacchiere col proprio medico sull’argomento...