Dieta e grassi
Uova e colesterolo: cade un tabù

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Buone notizie per gli amanti di questo alimento: quando si alza il colesterolo “cattivo” non è colpa delle uova, come è stato confermato dai nuovissimi Larn, ossia i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia appena pubblicati

“Non posso mangiare le uova, ho il colesterolo alto”. Sebbene ormai da anni numerose ricerche abbiano scagionato le uova dalla colpa di alzare i grassi nel sangue (in un tuorlo d’uovo si trovano 200-220 mg di colesterolo) il pregiudizio su questi alimenti, tanto economici quanto nutrienti, è duro a morire. Per chi non è vegano, le uova rappresentano una fonte di proteine ​​di alta qualità biologica e di micronutrienti che aiutano l’organismo regolando l'assunzione di grassi e carboidrati, contribuendo alla salute di occhi, cuore, vasi sanguigni, e favorendo una gravidanza sana.

Ma chi si proibisce le uova a causa del colesterolo forse cambierà idea grazie alla recentissima presentazione della V Revisione dei LARN - Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana, che è avvenuta a giugno durante il congresso nazionale della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) che le redige. In sintesi, i LARN indicano le quantità consigliate per le persone nelle varie fasi della vita non solo di calorie ma anche degli alimenti, delle porzioni e delle sostanze nutritive come carboidrati, proteine, grassi (i tre macronutrienti energetici) e poi di vitamine, minerali, acqua e fibre.

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Sono passati ben dieci anni dall’ultima edizione e i nuovi LARN sono il frutto di un lavoro durato quattro anni. “Tra le principali novità, la nuova revisione ha previsto un orientamento sempre maggiore verso un'alimentazione plant-based, obiettivi di prevenzione per sale, zuccheri e grassi saturi e ha esteso l'elenco degli alimenti inclusi nelle porzioni standard”, ha affermato il Pasquale Strazzullo, Past-president della SINU.

Un limite in meno

I livelli di assunzione consigliati sono molto importanti ma per chi non è un addetto ai lavori possono significare poco. Tuttavia può essere interessante sapere che sono stati riconfermati i limiti di riferimento per l’assunzione di zuccheri semplici (non oltre il 15% dell’energia totale) e di grassi saturi (meno del 10%) come obiettivi nutrizionali per la prevenzione soprattutto delle malattie di tipo cardiometabolico.

Mentre per la prima volta è stato eliminato il limite di 300 mg al giorno per il colesterolo "Alla luce degli studi e delle relative meta-analisi che hanno evidenziato la scarsa importanza relativa dell’assunzione di colesterolo rispetto a quella dei grassi saturi, cui esso è strettamente legato” si afferma nel documento SINU.

In altre parole, se il colesterolo “cattivo” (LDL) si alza troppo non è colpa di quello presente nella dieta. Questo, infatti, concorre solo per il 20 per cento al tasso di grassi nel sangue, mentre il restante 80 per cento è endogeno, ossia prodotto dall’organismo. Tuttavia la produzione endogena viene stimolata da un'alimentazione ricca dei famigerati grassi saturi - in genere presenti in formaggi, carni grasse, salumi, burro, panna – e di quelli idrogenati o trans, presenti in molti cibi industriali ultra-processati.

E se interessa qualche consiglio dietetico, in questo post trovate una sintesi dei quattro gruppi di alimenti che è bene mangiare spesso per tenere sotto controllo il colesterolo, mentre in questo podcast si parla di un tipo di fibre che è risultato particolarmente efficace per controllare i grassi nel sangue.

 

Uova e colesterolo: cade un tabù - Ultima modifica: 2024-08-05T07:52:02+02:00 da Barbara Asprea

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