Originario delle regioni tropicali, Malesia e Polinesia in particolare, il pompelmo è un grosso agrume oggi coltivato in Florida e in numerosi Paesi del bacino del Mediterraneo, in Italia, soprattutto in Liguria, Campania, e Sicilia. Esistono due varietà principali di pompelmo: una a polpa gialla e l’altra a polpa rosata.
Il pompelmo è formato da numerosi spicchi, di polpa succosa, acidula e amarognola. Gli spicchi sono tenuti insieme da una massa interna spugnosa biancastra, chiamata albedo (che consigliamo di non eliminare del tutto, per il benefico contenuto in enzimi e pectine), e una esterna chiamata flavedo (o scorza), in genere sottile, nella quale sono concentrate le sostanze coloranti e gli oli essenziali (pinene, limonene, linalolo, citrale): a queste sostanze si riconosce generalmente un’azione benefica sulla circolazione sanguigna.
Il pompelmo è un ottimo dissetante, scarsamente calorico (solo 26 Calorie per 100 grammi, ma, attenzione, un frutto può pesare dai 200 ai 450 grammi) ed è ricco di potassio, acidi organici (citrico e malico) e vitamina C (ben 40 mg).
Comprare e conservare i pompelmi
I pompelmi più maturi e saporiti sono quelli compatti, pesanti, con buccia sottile, lucida e senza ammaccature. Vanno conservati a temperatura ambiente. Il modo più semplice di gustarli è tagliarli in due e svuotarli con un cucchiaino, ma si possono anche mangiare a spicchi. Ottima la spremuta a colazione, magari unita a un po’ d’arancia per renderla meno aspra. Ottimo anche nelle macedonie e insalate. Il pompelmo a spicchi può essere zuccherato e passato al grill.
Ecco il pompelmo protagonista di 5 ricette dolci e salate.