Vi segnalo oggi alcuni approfondimenti extra cucina vera e propria che potete trovare sul bel numero di marzo di Cucina Naturale, sono temi che pur non proponendo ricette e piatti cucinati si collegano in maniera interessante a quanto avviene normalmente in una cucina.
Dove spesso non conta essere perfetti esecutori di piatti quanto avere un bagaglio di conoscenze trasversali da riportare poi nei piatti stessi, sapere ad esempio che una determinata pianta aromatica contrasta gli effetti negativi di una cottura non è poi così inutile!
Iniziamo a segnalare per quanto riguarda il “Benessere in cucina” il servizio presente a pagina 64 dove si parla di dieta senza glutine.
Un percorso obbligato per molte persone che purtroppo soffrono di celiachia, ma che è diventato anche una sorta di moda spesso poco giustificata.
In questo articolo abbiamo allora l’occasione di chiarire molte cose scoprendo le differenze tra la vera e propria celiachia, l’allergia al grano e la sensibilità al glutine non celiaca.
In “Erbe da bere” abbiamo modo di riparlare del fantastico rosmarino che nel servizio viene definito un ottimo antistaminico naturale.
Per poi continuare con la Melissa che rispunta in concomitanza con la primavera, con la Pilosella probabilmente sconosciuta a molti ma molto utile contro il sovrappeso, con le Amarene ancora da venire e di cui possiamo conoscere in anticipo le tante virtù.
Insieme a tutto questo un accenno delle prerogative di superfood forse ancora poco utilizzati come la Moringa e il Camu Camu.
E ancora per “Vita in campagna” andiamo alla ricerca delle prime foglie spuntate del finocchietto elemento vegetale con una forte impronta mediterranea che nel servizio viene declinato in tre modi diversi.
Infine si parla di una delle sostanze potenzialmente tossica che può formarsi quando non si seguono bene alcune regole di cottura, si tratta dell’acrilamide collegata direttamente al raggiungimento di temperature elevate nei cibi cucinati sia nel comune forno che in abbondanti grassi.
Da leggere con attenzione soprattutto se si ha a che fare con bimbi a tavola, ma da conoscere indistintamente da tutti per saper prevenire danni non proprio piacevoli all’organismo.
