Nella cultura alimentare mediterranea banane e spezie (ingredienti di marcata origine orientale) sono certamente da considerarsi come prodotti “extra” rispetto alla cucina quotidiana vissuti probabilmente come presenza esotica e preziosa e con i quali realizzare alcune combinazioni esclusive magari in occasioni molto speciali.
Alimenti venuti da fuori in quella che possiamo chiamare dinamica globalizzata del cibo, cioè la diffusione nel mondo di prodotti nati e appartenenti in origine solo a una determinata zona geografica.
Una dinamica che non riguarda solo banane e spezie ovviamente e che in ogni caso viene generalmente ricondotta come collocazione temporale più alla nostra età moderna che a quella antica dimenticando il ruolo strategico che il commercio alimentare ha sempre avuto per l’uomo.
Un ruolo che alla luce di nuovi studi appare ancora più antico di quello che si era portati a ritenere portando la presenza di banane e spezie (e altri cibi peculiari) nel bacino del mediterraneo a ben 3.700 anni fa quando ancora imperava l’età del Bronzo e il commercio alimentare era ritenuto geograficamente circoscritto.
Il riscontro inequivocabile è stato certificato da una ricerca archeologica sul campo svolta in alcuni significativi siti sul territorio israeliano che ha visto la partecipazione di diverse realtà universitarie.
Per l’occasione si è utilizzata una speciale tecnica di indagine, tra gli altri elementi di riscontro presi in considerazione, infatti, si è provato a tenere traccia delle particelle di cibo rimaste incastonate e sigillate nel tartaro dei denti di 16 individui i cui resti erano ancora in buono stato.
Incrociando i risultati dell’esame del tartaro con quelli di altri parametri come i marcatori delle sostanze alimentari rimaste nei luoghi di stoccaggio e commercio i ricercatori hanno appurato con una certa sorpresa la presenza di cibi come banane e spezie in epoche non sospette.
Il che ha anche messo ancora di più in risalto il ruolo cruciale dei territori di quell’angolo particolare del medio oriente come potente bacino di interscambio delle merci provenienti dal tutto il mondo allora conosciuto.
Personalmente sono convinto che la cucina è anche forte memoria storica e si porta dietro un filo continuativo con gli atti ancestrali di lavorazione del cibo.
Così quando riteniamo di aver creato qualcosa di unico e esclusivo in termini di ricette e preparazioni di cucina forse dovremmo considerare meglio il passato pur se ci sembra di non aver mai visto o degustato nulla di simile!
Chissà ad esempio quali dolci i nostri antichi progenitori si erano inventati combinando insieme banane e spezie, forse il frutto schiacciato e ridotto in crema, magari profumato con della cannella o colorato con della curcuma, lievemente addolcito con del miele e impreziosito da semi o frutta secca?
Che sia stata opera loro o meno credo che il tutto risulti molto gradevole e che possa essere la premessa per una golosa combinazione che potrei mettere in pratica trasformandola presto in una ricetta!!!