Leggevo recentemente di un indagine fatta da una nota associazione di consumatori sui biscotti integrali, il test cercava di individuare i prodotti migliori valutando diversi criteri, ma certamente l’accento era in particolare sulla quantità e qualità delle fibre presenti e sulla tipologia di grassi usati.
Rispetto a questi ultimi le notizie sono in genere pessime, trovare oli di palma o cocco (cioè il peggio possibile) è altamente probabile nella maggior parte dei biscotti confezionati.
Probabilmente per questioni strettamente economiche e di resa con tanti saluti all’aspetto salutistico che questi biscotti vantano direttamente o indirettamente.
A poco vale in realtà che cerchino di recuperare con la presenza delle fibre perché poi non è che ce ne siano così tante, anzi in alcuni casi la loro presenza è quasi ridicola visto il nome che si portano dietro.
Leggendo riflettevo sul paradosso di trovarsi ad acquistare un prodotto come i biscotti integrali che presentano una semplicità disarmante nel realizzarli, che grazie proprio all’alta percentuale di fibre hanno una buona tenuta e conservazione nel tempo, che si riescono a fare ottimamente utilizzando il prezioso olio di olive, che si possono addolcire con molti sostituti del classico e abusato zucchero.
Vincere la pigrizia e contrastare la facile scusa del poco tempo a disposizione è più che mai necessario, l’acquisto di prodotti confezionati come i biscotti integrali dovrebbe essere l’eccezione in un quadro di normale e abituale autoproduzione.
Da parte mia ho molte ricette di biscotti integrali che potrebbero tornare utili, a suo tempo avevo scritto un intero articolo apposta poi non pubblicato su Cucina Naturale per motivi contingenti, mi riprometto prossimamente di ritrovare le foto o farne di nuove pubblicando insieme la ricetta relativa.
Si tratta di aspettare solo un po’, nel frattempo piuttosto che biscotti di dubbia qualità mangiatevi una bella fetta di pane integrale con semplice miele o una vostra buona marmellata fatta in casa.
Sono assolutamente d’accordo. Per fare una teglia di Buoni (notare la B) biscotti ci vuole veramente poco, in tempo ed energie. Da quando ho imparato a leggere un pochino le etichette dei prodotti confezionati poi.. lo stimolo è stato in crescita. Purtroppo faccio fatica a trasmettere questo pensiero etico, gli interlocutori sono attratti più dal pratico che dall’home made. ..Senza parlare, poi, che è raro trovare chi è interessato dall’uso degli ingredienti naturali come sana abitudine di vita. E’ ancora un tabù per troppi, per esempio nei dolci, l’uso del malto come dolcificante e l’abbandono dei prodotti di origine animale. Basterebbe credo fare le cose un pò per volta (io ho fatto così). E poi.. primo ingrediente fra tutti.. la passione.
Speravo di trovare la ricetta di quelli che sono i miei biscotti preferiti per confrontarla e migliorare con quella che faccio a volte io.
Quindi, attendo con pazienza la pubblicazione della ricetta, ringraziando delle preziose e generose condivisioni!
Buona giornata,
Sissa
Grazie Sissa, bel commento il tuo, davvero.
Spero al più presto di pubblicare la ricetta e magari anche due, non sarà subito però, devo finire prima alcune cose urgenti.
Un po’ di pazienza e arrivano!!! Altrimenti sgridami e riportami alla promessa fatta!!
A presto
Giuseppe