Nelle mie ricette la buccia di limone grattugiata, pelata o sotto altra forma compare con alta frequenza, istintivamente la uso per migliorare molto, a volte moltissimo, i piatti che preparo e dare note sensoriali veramente fantastiche e non raggiungibile con altre sostanze.
A dire il vero non è solo la buccia di limone ad avere questo magico effetto, tutti gli agrumi sono inimitabili in questo e così possiamo immaginare di avere a nostra disposizione almeno un poker di “amici sensoriali” a nostra disposizione tra limone, arancia, mandarino e bergamotto!
Non a caso a queste preziose bucce avevo dedicato più di un intervento sul blog e uno di questi lo trovate a questa pagina dove suggerisco anche come conservarle una volta preparate.
Ora conoscendo i pregi non solo aromatici e di gusto dei frutti naturali è abbastanza facile intuire come l’aspetto salutare di notevole spessore degli agrumi sia concentrato anche nella buccia a patto che questa non sia compromessa da sostanze estranee poco raccomandabili!
Quindi nell’uso della buccia di limone come di altri agrumi è prioritario reperire frutti da coltivazione biologica o per lo meno, per chi ha questa fortuna, coltivati da se senza compromissioni chimiche esagerate.
Secondo i recenti studi e uno nuovo in fase di sperimentazione tra gli effetti di salute super positivi della buccia di limone sembra ve ne sia uno particolarmente promettente rispetto al buon funzionamento della memoria in relazione a quella normale di tutti e a quella compromessa da patologie invasive come l’Alzheimer.
In particolare grazie a due fitochimici, l’auraptene appartenente alla famiglia dei cumarinici e la naringenina della gloriosa famiglia dei flavonoidi.
Entrambi presenti all’interno degli agrumi soprattutto nella buccia di limone sembra che abbiano uno spiccato effetto neuroprotettivo, antinfiammatorio e antiossidante che aiuta nel miglioramento della memoria e nell’apprendimento potenziandone il funzionamento generale.
L’interesse è molto alto e una sperimentazione tutta Italiana portata avanti dall’Irccs Istituto Centro San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli di Brescia sta cercando di trovarne conferma anche in relazione con patologie importanti come il già citato Alzheimer.
In attesa di queste conferme scientifiche non facciamoci trovare impreparati e quindi cerchiamo di usare la gustosissima buccia di limone nelle nostre preparazioni.
Dove? Ad esempio in primi piatti come questo, in colorate zuppette rinfrescanti come questa presente nel mio ultimo libro “Senza Sale”, in recenti e intriganti polpettine vegetali o in questi gustosissimi muffin per la prima colazione!
Senza dimenticare che anche l’uso delle foglie di limone è molto, molto interessante come ho raccontato in questo breve articolo!!